Una cernia in ferro nei fondali di Bergeggi per salvare l’ambiente marino
Il progetto “Riciclittici” dell’artista vercellese Piero Motta approda nell’Area Marina Protetta di Bergeggi. Una sua scultura posata sul fondo del mare per studiare come verrà inglobata dall’habitat subacqueo. Diventerà meta di immersioni e di ricercatori
Il progetto “Riciclittici” dell’artista vercellese Piero Motta approda nell’Area Marina Protetta di Bergeggi. Una sua scultura posata sul fondo del mare per studiare come verrà inglobata dall’habitat subacqueo. Diventerà meta di immersioni e di ricercatori
L’artista Piero Motta di Lozzolo (in provincia di Vercelli), molto sensibile nei confronti dell’ambiente e appassionato subacqueo, colpito dalla ricomparsa delle cernie brune, ha colto l’occasione al balzo e saldando tra loro vecchi attrezzi in ferro, bulloni e altri rottami di ferro ha realizzato tre cernie brune a grandezza naturale.
Un esemplare è stato immerso all’Isola di Bergeggi, a circa 20 metri di profondità, al confine con la zona di protezione totale A, in modo che i sub possano ammirarla liberamente senza dove richiedere deroghe ai vincoli dell’Amp. Il progetto proseguirà con la raccolta delle fotografie dei sub per scoprire come i colori cambieranno grazie all’azione degli organismi biologici e dei processi chimici del mare; la cernia in ferro di Motta sarà circondata da centinaia di cernie vere che le nuoteranno intorno.
Il punto migliore per la sua posa è stato individuato grazie alla collaborazione con l’Asd Olimpia Sub di Spotorno, circolo Fipsas, che nei passati decenni ha primeggiato con alcune squadre di pescatori e di cacciatori in foto subacquee a livello europeo. Ora il sodalizio è fra i più accaniti sostenitori dell’importanza del rispetto di zone di tutela dei grandi riproduttori e delle aree nursery per il recupero della comunità ittica, collaborando attivamente con l’Area Marina Protetta, con importanti progetti di educazione ambientale.
Argomenti: Daily Nautica