09 luglio 2018

Uno squalo bianco lungo 5 metri è stato avvistato nelle isole Baleari

09 luglio 2018

Una spedizione scientifica spagnola ha documentato la presenza del grande predatore che molti ritenevano scomparso dal Mediterraneo

Uno squalo bianco lungo 5 metri è stato avvistato nelle isole Baleari

Una spedizione scientifica spagnola ha documentato la presenza del grande predatore che molti ritenevano scomparso dal Mediterraneo

3 minuti di lettura

Un grande squalo bianco è stato fotografato mentre nuotava a fior di superficie nelle acque delle Isole Baleari, a 8 miglia dall’Isola di Cabrera. Un avvistamento storico che conferma la presenza della specie Carcharodon carcharias, comunemente nota come squalo bianco, nel nostro Mar Mediterraneo.

L’ultimo avvistamento certo di questa specie che, nelle credenze popolari e nella fantasia di registi con Steven Spielberg, rimane il predatore per eccellenza degli oceani, risale infatti a più di trent’anni fa. E’ vero che, anche negli ultimi tempi, molti marinai e molti subacquei hanno raccontato di essere stati avvicinati da squali bianchi ma – diciamocela tutta – né i marinai né i subacquei sono la categoria di persone più affidabili quando cominciano a raccontare le loro avventure di mare!

Così, la presenza del grande predatore in un mare chiuso come il Mediterraneo è stata messa in dubbio e, lentamente, stava scivolando nella leggenda e nella diceria. Lo stesso istituto Iucn (International Union for Conservation of Nature) aveva inserito gli squali del Mediterraneo come animali a forte rischio di estinzione e qualcuno si era spinto a dichiararli già scomparsi, pure se, ricordiamocelo, il più grande squalo bianco del mondo è stato catturato a Malta e pesava tre tonnellate ed era lungo la bellezza di 7 metri e 16 centimetri. Ma l’ultima cattura di un animale di questa specie, avvenuta per errore da un peschereccio, risale al 1976. Poi solo racconti e dicerie. 

Squalo bianco

Uno squalo bianco, per la fantasia popolare il predatore per eccellenza

Stavolta la faccenda è diversa. La presenza dello squalo, lungo più di 5 metri, è stata documentata con filmati e fotografie da due biologi marini che fanno parte dell’equipe scientifica di Alnitak, associazione ambientalista spagnola che lavora per la tutela del mare. Proprio dalla pagina Facebook di Alnitak, ci è giunta la notizia di questo “Avistamiento histórico de tiburón blanco en aguas baleares”, avvenuto giovedì 28 giugno alle 10 di mattina e subito rimbalzata nella stampa nazionale tramite i colleghi di FanPage, giornale on line che ci regale una pagina scientifica sempre molto attenta ai problemi dell’ambiente marino. 

Possiamo quindi affermare che lo squalo bianco è ancora il re per eccellenza dei nostri mari e sta lottando per non scomparire. E niente paura per i nostri bagni. Lo squalo è sì un predatore sin dall’epoca preistorica (i biologi infatti lo considerano un fossile vivente) ma alle nostre carni preferisce quelle assai più succulenti di foche, delfini, pesci. Gli studi scientifici hanno confermato che, nei rari casi in cui ha attaccato l’uomo, lo ha fatto esclusivamente per errore, avendolo scambiato per una preda marina. Anche quando, con le sue potentissime mascelle ha staccato una gamba a qualche malcapitato, lo squalo non se ne è cibato ma l’ha prontamente sputata. L’uomo evidentemente non fa parte del suo menù. Ed è meglio così. 

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