Nuova Darsena: il 60% ad Amico e il 40% a Ucina. Gli armatori e FIV: “Dove andremo ora?”
Il Comitato di Gestione dell’AdSP Mar Ligure Occidentale ha votato all’unanimità l’assegnazione delle aree della Nuova Darsena in concessione a “I Saloni Nautici” (che perde il 60% dei suoi spazi) e alla Amico &Co, che si spartiranno gli spazi a terra e a mare. Gli armatori vogliono vederci chiaro e formano un gruppo a sostegno di Ucina
Il Comitato di Gestione dell’AdSP Mar Ligure Occidentale ha votato all’unanimità l’assegnazione delle aree della Nuova Darsena in concessione a “I Saloni Nautici” (che perde il 60% dei suoi spazi) e alla Amico &Co, che si spartiranno gli spazi a terra e a mare. Gli armatori vogliono vederci chiaro e formano un gruppo a sostegno di Ucina
Con un voto all’unanimità, il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Occidentale ha approvato la delibera della concessione della Nuova Darsena, “che consente di valorizzare il compendio non solo durante il periodo del Salone Nautico ma nell’arco dell’intero anno – dice una nota dell’AdSP – affidando a due società, I Saloni Nautici e Amico & Co., le aree in concessione con la divisione degli spazi sia a terra che a mare consentendo la convivenza della manifestazione fieristica internazionale con le attività industriali”.
Nel comparto Nuova Darsena continuerà ad operare la società I Saloni Nautici, società controllata da Ucina – Confindustria Nautica, cui spetterà circa il 40% delle attuali aree, in concessione per 4 anni, e per le riparazioni navali, soprattutto relative ai grandi yacht, sarà operativa la Amico & Co, con concessione di 20 anni, le cui attività occuperanno il rimanente 60% degli spazi. Gli investimenti complessivi previsti ammontano a circa 6,5 milioni di euro. Di fatto Ucina, che gestiva l’intera Nuova Darsena da 5 anni a questa parte, perde il 60% degi spazi a terra e a mare che aveva a disposizione.
Per dare garanzie sull’organizzazione del Salone Nautico, nella delibera si fa esplicito richiamo all’impegno da parte della Amico&Co a liberare le aree a terra e a mare 30 giorni prima rispetto all’inizio del Salone e complessivamente per 50 giorni.
“Il Piano approvato oggi – dice il presidente dell’AdSP, Paolo Emilio Signorini – è un importante passo in avanti per la Darsena Nautica, che finalmente trova un assetto di un giusto compromesso tra le esigenze produttive del porto e quelle di una manifestazione irrinunciabile per Genova”.
CONVIVENZA DIFFICILE
Pochi giorni fa, Ucina aveva fatto sapere di non essere disponibile ad alcun tipo di convivenza, come riportato da Liguria Nautica in questo articolo. Ora i dubbi (e i timori) in banchina sono tanti. A partire da quello di uno scontro “politico” tra associazioni del mare. Da una parte Ucina, dall’altra Nautica Italiana, di cui Amico è consigliere, sodalizio nato da alcuni soci “dissidenti” usciti da Ucina, come Azimut, Ferretti, Baglietto e altri grandi nomi, che hanno poi creato il Versilia Yachting Rendez Vous, evento organizzato da Nautica Italiana, che si tiene da due anni a Viareggio.
E’ oggettiva la disparità nelle lunghezze di tempo delle due nuove concessioni: per i cantieri Amico una concessione di 20 anni, per I Saloni Nautici solo 4 anni. Negli anni passati Ucina ha avuto concessioni di durata addirittura inferiore: semestrale o annuale. Periodi brevissimi, che non danno sicurezza. Ecco perché nella Nuova Darsena Ucina non ha mai realizzato grandi investimenti, a partire da alcuni servizi essenziali. Al momento Ucina preferisce non rilasciare altre dichiarazioni e commenti a riguardo.
ARMATORI COALIZZATI CON UCINA
In queste ore sta nascendo un gruppo spontaneo di armatori coinvolti dalla nuova delibera. Parlano di una “doccia fredda” e soprattutto si pongono molte domande. Per ora si stanno coalizzando con il passaparola, via social e grazie alla Rete. Forse si costituiranno in un comitato.
“Siamo un gruppo di armatori – spiega uno dei promotori – che hanno ricevuto una doccia fredda con questa decisione. Tra barche a vela, a motore, pescherecci e natanti dai 5 metri in su, siamo 200 armatori provenienti da tutta Italia. Vogliamo come prima cosa capire come si è arrivati a questa decisione e cosa succederà ora. Dove andremo dopo il Salone Nautico? Ce ne dovremo andare dalla Nuova Darsena? Per noi sarebbe davvero un dispiacere enorme”.
Il gruppo di armatori dice di essere nato per supportare le iniziative de I Saloni Nautici, “ma noi siamo inquilini. Possiamo solo stare a guardare per ora. Di certo ci sono molte stranezze. Innanzitutto questa delibera arrivata a ridosso delle ferie. E poi questa disparità di trattamento nelle concessioni. Perché? Per ora c’è molta confusione e tanta incertezza”.
Darsena per la FIV e per il sociale
La Nuova Darsena Nautica di Genova, realizzata con fondi statali, è costata a tutti gli italiani 32 milioni di euro. Accoglieva gratuitamente, ospiti de I Saloni Nautici 11 circoli velici affiliati Fiv, che insegnano la vela ai bambini. Forte dei suoi spazi, inoltre, Genova si apprestava ad accogliere per la prima volta la Coppa del Mondo di vela. Uno dei quattro eventi delle World Cup Series, infatti, era previsto in Italia per due anni di fila, nel 2019 (22-28 aprile) e nel 2020 (20-26 aprile). La tappa italiana del circuito, organizzata con la collaborazione della Federazione italiana vela e dello Yacht club italiano, era già stata presentata a Roma, al Coni, alla presenza del presidente Giovanni Malagò, del presidente della Federvela, Francesco Ettorre, di Alessandra Sensini, olimpionica di windsurf, Nicolò Reggio dello Yacht club, Stefano Anzalone in rappresentanza del Comune e Riccardo Simoneschi della Fiv.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Amico & Co, Daily Nautica, economia-&-finanza, Genova