Allarme inquinamento: Hamilton raccoglie i rifiuti di plastica a Mykonos
Il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha cercato di sensibilizzare i suoi fan
Il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha cercato di sensibilizzare i suoi fan
Il problema inquinamento è una questione seria, ma molti non hanno ancora compreso la gravità della situazione. Le pubblicità volte a sensibilizzare si sprecano, spesso però sono parole che si perdono tra le onde del web, che muoiono ancor prima di entrare nelle nostre teste.
Forse perché viviamo in un mondo sempre meno reale e sempre più social dove sono i personaggi famosi che possono, e devono, dare un esempio positivo. Vedere un qualsiasi video in tv che sprona a non inquinare può servire, ma ammirare attori, calciatori o cantanti che si impegnano per sensibilizzare i propri follower è ben diverso: è questa la realtà, giusta o sbagliata che sia.
In questo senso non possiamo che sottolineare e applaudire il gesto del campione di Formula 1 Lewis Hamilton che si è attivato in prima persona nella lotta contro la plastica. Il pilota britannico ha prima segnalato ai suoi follower la tragica situazione di una spiaggia dell’isola greca di Mykonos, poi Hamilton ha raccolto in prima persona parte della plastica che infanga questa meravigliosa zona del Mediterraneo.
E’ triste da dire, ma molti necessitano di una guida, di un “mito” da imitare in tutto e per tutto. Tanti non riescono più a ragionare in maniera autonoma e senza l’esempio positivo di una figura da loro stimata, diventa quasi un’utopia realizzare anche il gesto più semplice. A volte il messaggio in tv viene visto come un qualcosa da non fare: molti ragazzini, e non solo, ragionano così. Per questi motivi la collaborazione dei personaggi famosi è davvero indispensabile. Anzi è vitale.
Hamilton ha postato subito questo video contro l’inquinamento della plastica. Pochi secondi che hanno avuto un impatto inimmaginabile: un chiaro esempio del potere dei social.
Da Hamilton alla fossa delle Marianne: l’allarme plastica non si ferma più
Ormai viviamo immersi nei rifiuti, non è certo una novità: basti pensare che il Mediterraneo ospita il 7% di tutte le microplastiche del Pianeta. L’uomo sta devastando il mondo, sta lerciando coi suoi scarti anche gli ambienti più remoti del globo. Una notizia di pochi giorni fa segnala l’avvistamento di un sacchetto di plastica in fondo alla fossa delle Marianne: nemmeno l’abisso oceanico più profondo è immune da questo degrado ambientale. Anche a 11 mila metri di profondità l’uomo è riuscito a dimostrare la sua immensa stupidità.
Fonte: repubblica.it
Paolo Bellosta
Argomenti: Daily Nautica