Capitaneria di porto e Acquario di Genova insieme per la salvaguardia di cetacei e tartarughe del Mar Ligure
Firmato un protocollo d'intesa tra i due enti per definire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà
Firmato un protocollo d'intesa tra i due enti per definire i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà
I militari della Capitaneria di porto impareranno a manipolare e riconoscere gli animali feriti e i tecnici dell’Acquario a muoversi a bordo delle motovedette per salvare insieme cetacei e rettili marini in pericolo. La Guardia costiera e l’Acquario di Genova hanno infatti sottoscritto un protocollo di intesa per definire, a livello operativo e nell’ambito delle rispettive competenze, i principi di intervento in caso di segnalazione, avvistamento o ritrovamento di esemplari di fauna marina feriti o in difficoltà.
L’aumento del numero di cetacei e rettili marini nelle acque del Santuario Pelagos ha comportato la registrazione negli ultimi anni di un sempre maggiore numero di avvistamenti e conseguenti segnalazioni di esemplari che a volte risultano bisognosi di assistenza. L’Acquario di Genova e la Direzione Marittima della Liguria hanno quindi concordato di integrare le procedure di collaborazione attiva per il soccorso ed il recupero di esemplari in difficoltà, definendo un punto di contatto comune, più diretto, che consenta di consolidare l’attività sinergica, snellire le comunicazioni e le modalità d’intervento.
La rinnovata collaborazione prevede, in particolare, che tutte le richieste d’intervento ricevute dal personale dell’Acquario di Genova vengano immediatamente inoltrate alla Sala Operativa di Genova, attiva h24, che disporrà l’impiego delle risorse disponibili per il recupero nell’ambito dell’area di giurisdizione, che copre l’intero arco litoraneo della Liguria fino ad una distanza di 12 miglia nautiche dalla costa.
Sulla base del protocollo, la Capitaneria di Genova individuerà il personale militare che, dopo aver ricevuto un’adeguata formazione teorico e pratica per acquisire le procedure di manipolazione, valutazione dello stato di salute delle specie marine interessate, primo soccorso, cure e raccolta dati, potrà partecipare alle operazioni di recupero degli esemplari in affiancamento ai medici veterinari e dello staff dell’Acquario. Il personale dell’Acquario, invece, effettuerà un periodo di familiarizzazione a bordo delle unità navali della Capitaneria di porto per acquisire tutte le cognizioni tecniche per poter operare in sicurezza e più speditamente a bordo dei mezzi della Guardia costiera.
L’ospedale delle tartarughe
L’Acquario di Genova interviene sulle tartarughe marine in difficoltà dal 1994 e dal 2009 è referente istituzionale per la Regione Liguria per l’ospedalizzazione delle Caretta caretta (in accordo Stato-Regioni). Nel 2017 ha ricevuto, insieme all’Acquario di Livorno, il riconoscimento per questa attività dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio. Le due strutture, entrambe gestite da Costa Edutainment, operano in collaborazione tra loro e con le autorità locali per garantire ad ogni individuo uno stato di salute consono al ritorno in mare. Il Protocollo d’intesa avrà una durata iniziale di 3 anni, rinnovabile senza adempimenti tra le parti e tutte le prestazioni rese dalle nuove procedure non comporteranno alcun onere per la finanza pubblica.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, Genova