05 novembre 2018

Un cimitero di barche sui fondali del porto di Santa Margherita Ligure. Il video dei sommozzatori

05 novembre 2018

In un video dei sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto, ecco lo scenario apocalittico che non si vede fuori dall’acqua. Il fondale del porto di Santa Margherita è pieno di relitti. Ecco le immagini dell’ispezione subacquea

Un cimitero di barche sui fondali del porto di Santa Margherita Ligure. Il video dei sommozzatori

In un video dei sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto, ecco lo scenario apocalittico che non si vede fuori dall’acqua. Il fondale del porto di Santa Margherita è pieno di relitti. Ecco le immagini dell’ispezione subacquea

2 minuti di lettura

Oltre allo scenario di desolazione sulle banchine, sul lungomare e sulle passeggiate più celebri di tutta la Liguria, ci sono immagini altrettanto strazianti che non si vedono. Sono quelle che arrivano dal fondo del mare, diventato cimitero per decine di barche affondate e andate perse per sempre.

Il nucleo sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto ha effettuato un’ispezione subacquea dei fondali del porto di Santa Margherita Ligure. Basta un video di una manciata di secondi per capire che sul fondo di uno dei porti turistici più importanti del Levante ligure sono finiti gli investimenti di chi ha acquistato una barca per lavorare o per seguire la propria passione per la nautica.

Una zattera di salvataggio, degli scafi a vela adagiati sul fondale e reti che si sono aggrovigliate sott’acqua. La mano del sommozzatore sposta la sabbia che si è adagiata su un vecchio legno. Il mare ha inghiottito buona parte di quello che non è riuscito a scaraventare sulla passeggiata, portando nei suoi fondali una bomba ecologica.

Migliaia di litri di carburante, infatti, sono stati sversati in mare, all’interno del porto di Santa Margherita Ligure ma anche di tutti gli altri in cui si sono registrati danni enormi. In molti casi la Capitaneria di Porto ha sistemato delle panne assorbenti per cercare di recuperare parte del carburante, del gasolio e dell’olio fuoriusciti dagli scafi che si sono spezzati o che addirittura sono finiti sul fondo del mare, nel cuore del Tigullio. Il danno ambientale è gravissimo.

 

Giuseppe Orrù

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2 commenti

  1. renato says:

    …il video non e’ disponibile…

  2. roberto maria benedetti says:

    Questo video non esiste o il link è errato.