13 novembre 2018

Mareggiata, la Procura di Genova indaga sui danni nel Tigullio. Il porto di Rapallo: “Farà luce sulla nostra correttezza”

13 novembre 2018

Sotto la lente degli investigatori la devastazione al porto “Carlo Riva” di Rapallo e della diga foranea di Santa Margherita Ligure. Il procuratore Cozzi: “Potevano esserci conseguenze anche per le persone”

Mareggiata, la Procura di Genova indaga sui danni nel Tigullio. Il porto di Rapallo: “Farà luce sulla nostra correttezza”

Sotto la lente degli investigatori la devastazione al porto “Carlo Riva” di Rapallo e della diga foranea di Santa Margherita Ligure. Il procuratore Cozzi: “Potevano esserci conseguenze anche per le persone”

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La Procura di Genova ha aperto un’indagine sui gravi danni causati dalla violenta mareggiata del 29 ottobre al porticciolo turistico di Rapallo e alla diga foranea di Santa Margherita Ligure. L’obiettivo dell’inchiesta è quello di accertare eventuali responsabilità. Dopo la gestione delle prime emergenze, la mareggiata, che ha distrutto centinaia di barche e devastato alcuni dei principali porti turistici del Levante ligure, è finita anche sotto la lente della magistratura.

“È stata fatta un’attività da parte della Guardia Costiera -ha spiegato il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, a margine di una conferenza stampa- che è stata messa a disposizione della magistratura. Si tratta di un’attività informativa preliminare per capire i connotati di un evento che è stato di rilevanza epocale”.

Nella zona del Tigullio i danni sono stati infatti gravissimi ma, secondo il procuratore capo di Genova, “ci potevano essere conseguenze anche per le persone, che per fortuna -ha sottolineato- non ci sono state”. “Abbiamo avuto comunque danni enormi alle cose -ha confermato Cozzi- e possibili profili di danno anche a causa degli urti delle imbarcazioni. Per questo -ha concluso- è stata fatta l’attività da parte della Capitaneria”.

LA RISPOSTA DEL PORTO “CARLO RIVA”

Un’indagine che la società che gestisce il porto “Carlo Riva” di Rapallo ritiene “doverosa. “Sicuramente -si legge in una nota con cui la direzione dello scalo commenta gli sviluppi giudiziari- questa indagine aiuterà a dipanare ogni dubbio in merito alla nostra correttezza”.

“La società sta continuando a fare tutto quanto necessario –prosegue la nota del porto Carlo Riva- per mettere in sicurezza il porto e questo consentirà di procedere nel più breve tempo possibile al recupero dei relitti e allo smaltimento degli stessi all’interno dello specchio acqueo del porto e sulla passeggiata a mare, in sicurezza e celerità”.

“Il nostro operato inoltre -concludono i gestori del porto è propedeutico ad assicurare condizioni di piena sicurezza per l’intero comparto portuale di Rapallo, il nostro porto turistico, l’adiacente porto pubblico e tutte le attività ivi operanti e a garantire la sicurezza degli esercizi sulla prima linea fronte mare della città di Rapallo”.

Intanto, venerdì 16 novembre, come era già stato preannunciato all’Ufficio Demanio del Comune di Rapallo, verrà consegnato il programma del porto “Carlo Riva” della cosiddetta “Fase 1” della rimessa in sicurezza della zona portuale e verranno avviati i primi interventi di recupero alla massicciata.

 

Giuseppe Orrù

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