Incendio nel porto di Lavagna: quattro yacht in fiamme
Sono ancora in corso di accertamento le cause del rogo che ha interessato quattro imbarcazioni ormeggiate al porto di Lavagna. Massiccio intervento dei vigili del fuoco
Sono ancora in corso di accertamento le cause del rogo che ha interessato quattro imbarcazioni ormeggiate al porto di Lavagna. Massiccio intervento dei vigili del fuoco
Fiamme in banchina nel porto di Lavagna. Quattro yacht domenica sera sono stati seriamente danneggiati da un incendio, di cui si stanno ancora accertando le cause.
Immediato l’allarme ai vigili del fuoco, intervenuti con la squadra di Chiavari, quella di Rapallo e l’autobotte. Vista l’entità del rogo, dal comando di Genova sono stati poi inviati il carro auprotettore con la riserva di aria respirabile, la squadra nautica e quella dei sommozzatori. Sul posto sono accorsi anche la Capitaneria di Porto, la polizia e i carabinieri.
Il lungo intervento dei pompieri si è concluso con un bilancio di quattro imbarcazioni danneggiate, di cui una a vela. Tutte erano ormeggiate al molo del porto turistico di Lavagna. Uno degli yacht coinvolti nell’incendio è anche parzialmente affondato.
A deciderne l’affondamento parziale sono stati proprio i soccorritori. Poco dopo l’inizio delle operazioni di spegnimento, infatti, una delle imbarcazioni è stata allontanata dalle altre e rimorchiata nella zona della diga foranea. Qui, dato che non si riusciva a estinguere completamente il rogo divampato a bordo, si è deciso per il parziale affondamento dell’unità.
Una volta spento l’incendio, la Capitaneria di Porto e i vigili del fuoco hanno posizionato delle panne galleggianti intorno agli yacht bruciati, per limitare possibili sversamenti di sostanze inquinanti in mare.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica
Ho notato che molti lasciano in tensione il collegamento elettrico 220 V con la banchina, anche quando la barca viene lasciata incustodita: mi sembra una pratica piuttosto rischiosa oltre che abbastanza inutile che in caso di cortocircuiti fa facilmente andare a fuoco la barca e – purtroppo – anche quelle dei vicini di banchina. Dovrebbe essere proibito lasciare la linea elettrica attiva in mancanza di custodia della barca