Pesca, mormore estive a beach ledgering con il trave
Arriva l’estate, le temperature si alzano e l’acqua si scalda: siamo pronti per la pesca alle mormore a beach ledgering con il trave
Pesca, mormore estive a beach ledgering con il trave
Arriva l’estate, le temperature si alzano e l’acqua si scalda: siamo pronti per la pesca alle mormore a beach ledgering con il trave
L’estate, oltre ad essere una stagione tanto attesa dai turisti e da chi vuole finalmente concedersi una vacanza di relax dopo mesi di lavoro, non è di certo trascurata dai pescatori, che trovano le condizioni favorevoli per insidiare le mormore a beach ledgering. Nei mesi estivi, infatti l’acqua si scalda, facendo avanzare i grufolatori che cerchiamo verso riva, dove passeranno gran parte del loro tempo. Ci troviamo anche nella fase di riproduzione delle mormore, dunque avremo anche la possibilità di catturare esemplari di grossa taglia.
QUALE SPIAGGIA SCEGLIERE
Ricerchiamo una spiaggia dove ci sia sabbia. Le mormore adorano passare il loro tempo a cercare cibo in mezzo alla sabbia, scavando con il loro muso affusolato. Una spiaggia di sabbia in prossimità di scogliere è sempre la preferita, perchè più ricca di cibo. Se la spiaggia ha un fondale molto basso, al massimo di due metri, dovremo fare attenzione a lanciare nei punti migliori, in prossimità di buche o canaloni creati dalle onde.
DOVE LANCIARE
Grazie alle alte temperature che scaldano l’acqua, non avremo bisogno di particolari accorgimenti nel lancio che dovrà essere eseguito senza forzare, poiché andremo ad utilizzare fili sottili e piombi leggeri. Un semplice lancio above sarà più che sufficiente per arrivare alla distanza giusta. Non trascuriamo la zona subito dietro lo scalino creato dall’onda, che in molti casi risulta vincente.
In quel caso dovremo solamente “appoggiare” il piombo a qualche metro dalla riva. Se ci troviamo in una spiaggia molto bassa, saranno presenti diverse secche dove vediamo infrangere l’onda: in questo caso procediamo con ordine partendo dallo scalino più vicino alla riva per poi, a mano a mano, spostarci verso l’esterno finché non troviamo le mormore.
L’ATTREZZATURA E LA MONTATURA
L’attrezzatura che andremo ad usare sarà di tipo “light”: canna leggera, che possa essere tenuta anche in mano per un po’, di una lunghezza intorno ai 4.50 mt e che lanci piombi fino a massimo 100 gr. La vetta dovrà essere molto sensibile, per poter vedere anche le tocche più timide delle mormore.
In commercio esiste una vasta gamma di queste canne, spesso dotate di due o tre vette di ricambio in grado di sostenere grammature diverse. Per quanto riguarda i fili, si consiglia di utilizzare un buon 0,24 in bobina che ci permetta di lanciare piombi da 50-60 gr senza strappare.
I travi che riscuotono successo per questa pesca sono essenzialmente di due tipi. ll primo, da utilizzare a mare piatto, consiste in un trave lungo tre metri con tre braccioli da 130cm di diametro 0,16 e amo n.12. Per il secondo invece le lunghezze si accorciano per affrontare situazioni di mare più mosso o in presenza di corrente: farà al caso nostro un trave lungo 200 cm con braccioli da 80 cm. Il mulinello da utilizzare per questa pesca dovrà essere di taglia 4000/5000.
LE ESCHE
Per quanto riguarda le esche, nella nostra borsa non dovrà certamente mancare l’arenicola, esca regina per le mormore. Il suo colore a riflessi luminescenti e il suo odore la rendono l’esca più apprezzata da tutti i pesci in generale. Il suo innesco risulta spesso difficile, dunque occorre maneggiarla con cura e dotarsi di un ago apposito lungo 40cm perché spesso questi anellidi sono molto lunghi.
In alternativa a questa esca, che risulta comunque tra le più costose, potremo sceglierne qualcuna più economica come il verme coreano e americano. La mormora non disdegna certamente un bibi, o altre esche più selettive come piccoli tranci di acciuga e sarda.
ALCUNI CONSIGLI
Nella pesca alle mormore la parola chiave da tenere sempre a mente è la naturalezza. Cerchiamo dunque di utilizzare fili sottili, meglio se in fluorocarbon. Non tenere in tensione la lenza una volta lanciato il piombo ma lasciare un leggero “bando” per non insospettire gli esemplari di taglia più grande. Se non vediamo movimenti e mangiate, cerchiamo di richiamare il pesce con piccoli spostamenti del piombo sul fondale che creano nuvole di sabbia.