Cervone racconta la storia di Thaon di Revel, “il grande ammiraglio”
Il giornalista savonese ripercorre la storia di Paolo Thaon di Revel, Capo di Stato Maggiore della Marina durante la Grande Guerra, in un libro pubblicato da Mursia Editore
Il giornalista savonese ripercorre la storia di Paolo Thaon di Revel, Capo di Stato Maggiore della Marina durante la Grande Guerra, in un libro pubblicato da Mursia Editore
Ci sono uomini che “fanno la storia” non solo perché si trovano in uno dei “momenti forti” della storia, come potrebbe essere la Grande Guerra, ma perché con il loro spirito, la loro passione, la loro abilità e la loro lungimiranza, consegnano le loro gesta ai posteri, diventando un tassello del futuro di un Paese. E’ il caso di Paolo Thaon di Revel, l’uomo che più di altri ha innovato e cambiato la Marina Militare italiana.
A raccogliere gli sprazzi di una vita epica è stato il giornalista Pier Paolo Cervone, autore del libro “Thaon di Revel, il Grande Ammiraglio”, pubblicato da Mursia Editore (196 pagine, 18 euro). A introdurre il racconto, sospeso tra cronaca e storia, è la prefazione dell’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa da gennaio 2013 a febbraio 2015.
Paolo Thaon di Revel è nato a Torino il 10 giugno 1859. La sua sarà una vita tutta dedicata al mare: a 18 anni è guardiamarina, due anni dopo è già in missione, partecipa alla guerra di Libia e, allo scoppio della Prima guerra mondiale, è Capo di Stato Maggiore della Marina che, sotto la sua guida, si trasforma radicalmente.
Nel suo libro Cervone racconta come avviene la trasformazione di un corpo che oggi è una delle eccellenze della Difesa italiana. Thaon di Revel introduce nuovi strumenti militari, i treni armati a difesa delle coste, i MAS, le forze speciali che poi diverranno gli incursori, la forza aerea. Cambia, insomma, lo schema operativo della forza navale dandole un ruolo chiave nella Grande Guerra.
All’epoca non esisteva l’Aeronautica e fu proprio l’ammiraglio Revel a fondare l’Aviazione Marina nel 1913, una forza aerea che durante il primo conflitto mondiale arrivò a contare 25 dirigibili, 550 idrovolanti e 86 aerei da caccia. Fu proprio questo approccio che costrinse la Marina austroungarica a dover ripiegare a una guerra subacquea e di mine, con azioni di sabotaggio. E a questo si devono la maggior parte delle perdite della Regia Marina, che controllava l’Adriatico, esponendosi però a minacce allora difficilmente contrastabili.
Nominato ministro del primo governo Mussolini, si dimetterà dopo trenta mesi. Cervone nelle sue pagine riesce a tracciare una biografia che restituisce in tutta la sua completezza il ruolo storico di Thaon di Revel, il suo spessore umano, la grande onestà morale e intellettuale. Un ammiraglio d’altri tempi che guardava al futuro, tanto da meritarsi un titolo creato apposta per lui.
“Da ragazzino – scrive Cervone – fa la sua scelta di vita. Marinaio per sempre. Arriverà al massimo della carriera. Per celebrare la sua gloria si dovranno inventare un nuovo grado. Quello di Grande Ammiraglio“.
Pier Paolo Cervone, nato a Finale Ligure (Savona), si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Genova. Giornalista professionista, è stato caposervizio a La Stampa di Torino. Con Mursia ha pubblicato “Enrico Caviglia. L’anti Badoglio” (1992), “Vittorio Veneto, l’ultima battaglia” (1994), “La Grande Guerra sul fronte occidentale” (2010), “I signori della Grande Guerra” (2013), “L’Italia in guerra. Da Sarajevo al Patto di Londra” (2015), “Ritorno a Caporetto” (2017) e ha curato “I dittatori, le guerre e il piccolo re. Diario 1925-1945 di Enrico Caviglia” (2009).
Thaon di Revel, il Grande Ammiraglio
di Pier Paolo Cervone
Ugo Mursia Editore
Pagine: 196 (testo: 182 + inserto: 1/14)
18,00 euro
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, mare