Una giovane femmina di globicefalo trovata morta in spiaggia a Diano Marina
Si tratta di un’esemplare di 3,40 metri, del peso di circa 300 chilogrammi. Ora si attende la necroscopia dell’Istituto Zooprofilattico di Imperia per capire le cause del decesso
Si tratta di un’esemplare di 3,40 metri, del peso di circa 300 chilogrammi. Ora si attende la necroscopia dell’Istituto Zooprofilattico di Imperia per capire le cause del decesso
Ancora un cetaceo morto nel Santuario Pelagos. In una spiaggia di Diano Marina, è stata rinvenuta una femmina di globicefalo morta. L’esemplare misura 3,40 metri e pesa circa 300 chilogrammi.
Dopo aver ricevuto la segnalazione, i militari della Capitaneria di Porto di Imperia, guidati dal comandante, il capitano di fregata Giuseppe Semeraro, hanno effettuato i rilievi del caso, mentre il dottor Walter Mignone, responsabile dell’Istituto Zooprofilattico di Imperia, si è subito attivato per il recupero del cetaceo, su cui nei prossimi giorni verrà fatta la necroscopia che dovrà accertare le cause della morte.
Apparentemente l’animale non presenta ferite o segni di collisione con navi o imbarcazioni. Non resta quindi che attendere l’esito dell’esame necroscopico per capire cosa abbia causato la morte della femmina di globicefalo, che doveva ancora raggiungere l’età adulta. Al momento, proprio la giovane età dell’esemplare non ha ancora permesso di identificarla e di capire se fosse già stata segnalata e catalogata dall’Istituto Tethys, grazie al progetto “Cetacei, Fai attenzione!”, che da oltre trent’anni studia e monitora tutte le specie di cetacei della porzione occidentale del Santuario Pelagos.
“Potrebbe trattarsi – spiega Sabina Airoldi, biologa marina dell’Istituto Tethys – di una femmina che ha da poco raggiunto la maturità sessuale. Dalle foto che ho visto, non siamo riusciti a individuarla nel nostro catalogo di identificazione Tethys, ma non è detto che non faccia parte degli animali già segnalati. I segni identificativi sulla pinna dorsale, infatti, sono talmente piccoli che potremmo già averla fotografata ma senza essere riusciti a identificarla. Potrebbe quindi essere un’esemplare che viveva nell’area occidentale del Santuario Pelagos“.
Foto e video: Capitaneria di Porto di Imperia
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica