Gamberi di Santa Margherita De.Co. ma senza documentazione. Multe per 30 mila euro nel Tigullio
Ammonta a 200 chili di pesce sequestrato e quasi 30 mila euro di sanzioni il bilancio dei controlli ittici della Guardia Costiera nel solo Tigullio nell’ambito dell’operazione “Autunno caldo”
Ammonta a 200 chili di pesce sequestrato e quasi 30 mila euro di sanzioni il bilancio dei controlli ittici della Guardia Costiera nel solo Tigullio nell’ambito dell’operazione “Autunno caldo”
Prosegue in tutto il Tigullio l’attività di controllo ittico lungo l’intera filiera della pesca. Nell’ambito dell’operazione “Autunno Caldo”, coordinata dalla Direzione marittima di Genova su scala regionale, di cui abbiamo presentato il bilancio in questo servizio, la Guardia Costiera di Santa Margherita Ligure e gli altri uffici marittimi della zona hanno condotto, nei giorni scorsi, una campagna serrata di verifiche, che hanno interessato le aree costiere e dell’entroterra, per perseguire ogni comportamento illecito ai danni dei consumatori e delle risorse ittiche.
Il bilancio dell’attività, soltanto per il Tigullio, è di due quintali di prodotto ittico sequestrato e di quasi 30 mila euro di sanzioni amministrative comminate. I controlli hanno riguardato gli specchi acquei, i punti di sbarco, i ristoranti e gli esercizi commerciali della piccola e della grande distribuzione, ma anche le vie di comunicazione su strada.
Tra le violazioni che gli ispettori della Capitaneria di Porto hanno riscontrato più frequentemente, c’è l’assenza delle informazioni relative alla provenienza dei prodotti ittici da somministrare agli avventori. In un caso questa irregolarità è stata accertata in un ristorante autorizzato ad avvalersi del marchio De.Co. “Gambero di Santa Margherita Ligure”, la Denominazione Comunale, che però non è stato in grado di esibire ai militari la documentazione obbligatoria sull’origine dei crostacei che serviva in tavola ai suoi clienti. Per questo il gestore dell’esercizio è stato multato e l’esito dell’attività è stata comunicata all’amministrazione comunale.
Numerosi anche gli illeciti emersi sulle procedure di autocontrollo aziendali, come i prodotti della pesca scaduti che non venivano ritirati dal commercio. I controlli della Guardia costiera proseguiranno per contrastare tutti quei fenomeni che compromettono la sopravvivenza delle risorse ittiche e che mettono a repentaglio la sicurezza dei consumatori, ostacolando inoltre la regolare attività di tutti coloro che invece esercitano la professione nel rispetto delle regole.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica
Ma lo sanno tutti che il Gambero così detto di S.Margherita L.Ha sulla coda il marchio born in SML.Cosa che,se anche per qualche metro di distanza,il gambero di Rapallo non ha.Una peculiarità, se per caso un gambero di SML,si accoppia con uno di Rapallo,o anche di Camogli,la prole,non ha più il marchio suddetto sulla coda!Da studi dell’università marina Svizzera,é provato che il maschio,guardi la coda delle femmine prima di accopiarsi.