Le orche tornano indietro: avvistate tra Nervi e Portofino
Dopo 18 giorni di stazionamento a Voltri, il pod di orche sembrava aver preso la strada di casa. Invece ha deciso di puntare verso Est
Dopo 18 giorni di stazionamento a Voltri, il pod di orche sembrava aver preso la strada di casa. Invece ha deciso di puntare verso Est
Le orche che dall’inizio del mese stanno tenendo ricercatori e pubblico con il fiato sospeso, ancora una volta hanno colto tutti di sorpresa, comparendo, nella tarda mattinata di giovedì 19 dicembre, tra Nervi e Portofino. Lo ha segnalato all’Istituto Tethys Valentina Ristagno, insegnante della scuola elementare di Capolungo, dopo aver visto le quattro pinne dorsali dalla finestra.
Gli esperti di Tethys hanno potuto confermare la specie dalle immagini del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Milano, direzione Lombardia, che si trovavano in zona per addestramenti. Le orche a quel punto erano giunte fino a Portofino, e si vedono nuotare proprio sotto la chiesa della nota località ligure.
Dopo quasi 20 giorni nel porto di Genova Prà e la tragica morte del cucciolo che li accompagnava, il gruppetto di cetacei si era spostato a ovest, giungendo a Vado Ligure il 18 dicembre. Giovedì 19 non si erano più viste, facendo sperare che avessero preso la strada verso Gibilterra e l’Atlantico.
La comparsa a Portofino è stata quindi inaspettata. Anche in questo caso gli animali stanno molto vicini alla costa ma il fatto che si muovano fa ben sperare che si stiano alimentando. Per uno degli individui, una femmina (che potrebbe essere anche un maschio giovane), c’è infatti preoccupazione perché appare molto magro.
Nelle prossime ora la Capitaneria di Porto di Genova si attiverà per la ricerca delle orche nell’area e invierà una comunicazione a tutte le autorità marittime del Tirreno con la richiesta di segnalare l’eventuale presenza dei cetacei. Gli esperti raccomandano, per non causare loro disturbo, di tenersi ad almeno 200 metri di distanza dagli animali.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica