16 gennaio 2020

Dall’Agenzia delle Entrate stop al pagamento dei canoni demaniali dei porti turistici in contenzioso con lo Stato

16 gennaio 2020

Positivo l’incontro tra Confindustria Nautica e il sottosegretario al Turismo Bonaccorsi. La circolare dell’Agenzia delle Entrate “congela” il pagamento dei canoni degli approdi che da anni attendono giustizia

Dall’Agenzia delle Entrate stop al pagamento dei canoni demaniali dei porti turistici in contenzioso con lo Stato

Positivo l’incontro tra Confindustria Nautica e il sottosegretario al Turismo Bonaccorsi. La circolare dell’Agenzia delle Entrate “congela” il pagamento dei canoni degli approdi che da anni attendono giustizia

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Gli approdi turistici in contenzioso con lo Stato per ora non devono pagare i canoni demaniali. A “congelare” i versamenti è una circolare dell’Agenzia delle Entrate (Prot. 211379/2020) che offre una compiuta interpretazione dell’art.34 del decreto Milleproroghe (n. 162/2019), che prevede la sospensione del pagamento dei canoni dei porti turistici.

Si tratta di una norma fortemente voluta da Confindustria Nautica, volta a evitare i procedimenti di riscossione, il blocco dei correnti e la revoca delle concessioni agli operatori in contenzioso con lo Stato a causa della legge finanziaria approvata dal governo Prodi del 2006, che, modificando retroattivamente le concessioni-contratto in essere per la realizzazione dei porti turistici, ha stabilito l’aumento retroattivo dei canoni demaniali anche fino al 700%.

Nell’art.34 del decreto Milleproroghe, che sospende il pagamento dei canoni demaniali fino al 30 giugno, non è esplicitamente indicato che sono comprese anche le concessioni iscritte a ruolo. Con la conferma arrivata il 15 gennaio, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che la relazione illustrativa del provvedimento evidenzia che la disposizione ha il fine di ridurre il contenzioso in essere […] in sede amministrativa e giudiziaria in ordine ai pagamenti dei canoni in parola.

“Tale circostanza – recita la nota dell’Agenzia delle Entrate – può indurre a ritenere che ai sensi del medesimo articolo 34, il pagamento dei canoni riferiti alle concessioni (…) demaniali marittime per la realizzazione e gestione di strutture dedicate alla nautica da diporto debba considerarsi sospesa anche nei casi in cui le somme dovute a questo titolo siano oggetto di recupero coattivo, anche a seguito di iscrizione a ruolo”.

Prosegue dunque il lavoro di Confindustria Nautica, in coordinamento con Assomarinas e Assonat, per la risoluzione a stralcio del contenzioso. In questo senso è stato positivo l’incontro con il sottosegretario al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, che sta seguendo la conversione del Milleproroghe, e con l’onorevole Umberto Buratti, che si è fatto promotore delle istanze della portualità turistica alla Camera dei Deputati.

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