Indistruttibili e per sempre. I binocoli Steiner tornano in Italia con un nuovo distributore
L'azienda venne fondata nel 1947 a Bayreuth da Karl Steiner che voleva realizzare ottiche funzionali, solide e impeccabili, che si distinguessero dal resto della produzione del dopoguerra
L'azienda venne fondata nel 1947 a Bayreuth da Karl Steiner che voleva realizzare ottiche funzionali, solide e impeccabili, che si distinguessero dal resto della produzione del dopoguerra
Dopo decenni di esperienza nel settore militare, grazie all’utilizzo di materiali innovativi, l’azienda tedesca Steiner detta nuovi standard in fatto di prestazioni ottiche e solidità, portando sulle plance di ogni diportista e di ogni professionista del mare un binocolo indistruttibile.
Anche per i prodotti ad uso civile, Steiner sostiene che i suoi binocoli sono i più robusti al mondo. Ogni lente è sottoposta a severi controlli di qualità. Mediante test di collimazione, resistenza agli urti, impermeabilità e resistenza alle alte temperature, viene garantito che tutti i binocoli che escono dalla fabbrica Steiner sono in grado di sopportare le condizioni più estreme.
I binocoli delle serie Marine di Steiner negli anni sono diventati uno status symbol, uno di quegli accessori che si compra una sola volta nella vita e che si tramanda tra le varie generazioni di navigatori. A causa della chiusura del precedente distributore italiano per il settore marino, questi prodotti hanno sofferto di qualche problema di reperibilità sul mercato italiano.
Ma ora i prodotti Steiner sono tornati, grazie a Marine Pan Service, azienda di Civitavecchia, individuata da Steiner come nuovo distributore italiano, pronta a beneficiare di ampie scorte, idonee a soddisfare ogni domanda.
LA TECNOLOGIA
Steiner, pur essendo legata ad una produzione di tipo artigianale, negli ultimi 50 anni ha introdotto le maggiori innovazioni, soprattutto per quanto riguarda i rivestimenti ottici, andando oltre ogni suo concorrente per le soluzioni chimiche adottate. Questo garantisce la migliore luminosità e contrasto, oltre che una definizione migliore dei dettagli su tutto l’angolo di visuale.
I binocoli della serie Commander, la fascia più alta, vengono venduti con 30 anni di garanzia e sono impermeabili fino a 10 metri di profondità. Per budget un po’ più contenuti, c’è la serie Navigator, che offre molte delle caratteristiche dei “fratelli maggiori”, con la versione con o senza bussola integrata. In alcuni modelli troviamo anche un tasto per illuminare la linea di fede della bussola, durante l’utilizzo notturno, oppure un misuratore a tecnologia laser, in grado di misurare con precisione oggetti fino ad una distanza di 1.700 metri
LA STORIA
Steiner venne fondata nel 1947 a Bayreuth, nella Baviera settentrionale, da Karl Steiner, che possedeva l’ambizione di realizzare ottiche funzionali, solide ed impeccabili, che si distinguessero dal resto della produzione del dopoguerra. La passione di Karl per l’assoluta perfezione, trasformò Steiner da una piccola attività ad un’azienda con 50 dipendenti in soli 5 anni, fino a diventare l’attuale icona mondiale dell’ottica, con binocoli e cannocchiali da puntamento per ogni uso.
In oltre 70 anni di storia, Steiner è stata più volte autore di importanti innovazioni tecnologiche, come il primo binocolo riempito di azoto nel 1973, il primo binocolo con bussola integrata nel 1979 ed il primo binocolo con Nano-Protection nel 2006.
Oggi Steiner realizza binocoli per il settore militare, nautico, per la caccia, l’outdoor, il birdwatching e il tempo libero. Nel 2008 Steiner è entrata nello storico gruppo italiano Beretta, il più antico produttore di armi al mondo.
Quando si dice che un binocolo Steiner è indistruttibile ed è per sempre, basti guardare queste due immagini: il binocolo resiste sotto il peso della ruota di un mezzo pesante. Il secondo, invece, è stato prelevato da un mezzo blindato in Iraq colpito da uno IED. Tutti gli oggetti che erano all’interno, si sono disintegrati, eccetto il binocolo militare Steiner, ancora utilizzabile con ottiche e prismi intatti.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Accessori nautici, Daily Nautica