Morta in Libano una delle orche del pod che stazionò a Genova
Secondo i ricercatori, si tratta di una femmina e aveva lo stomaco vuoto. Del gruppo genovese, pare sia rimasto soltanto il maschio Riptide
Secondo i ricercatori, si tratta di una femmina e aveva lo stomaco vuoto. Del gruppo genovese, pare sia rimasto soltanto il maschio Riptide
Dopo essere state avvistate nello Stretto di Messina, le orche che per una ventina di giorni stazionarono a Genova, provenienti dall’Islanda, sono state nuovamente viste in Libano.
I ricercatori, grazie alla comparazione dei rilievi fotografici della pinna dorsale, hanno accertato che, effettivamente, le orche comparse sulle coste africane erano le stesse, nonostante le perdite subite lungo il percorso, che diedero spettacolo ma destarono anche molta preoccupazione all’ingresso del porto di Voltri-Prà.
Una di queste, purtroppo, è stata trovata morta su una spiaggia libanese. I primi risultati della necropsia effettuata dai ricercatori locali hanno stabilito che si tratta di una femmina e che aveva lo stomaco vuoto. A darne notizia è l’Istituto Tethys. “Appare quindi sempre più probabile – spiegano i ricercatori dell’istituto – che si tratti di uno dei membri del pod che ha stazionato a lungo nel porto di Genova e di cui, sembra, sia rimasto solo il maschio Riptide“.
Si conferma anche quello che si ipotizzava dalle immagini che già allora mostravano uno degli animali insolitamente magro. “Per qualche motivo – afferma l’Istituto Tethys – queste orche non mangiano. Può essere che siano animali malati, può essere che siano iper-specializzati in un determinato cibo e non siano riusciti ad adattarsi a prede diverse. Si sa infatti che i vari gruppi di orche hanno abitudini molto diverse per quanto riguarda il nutrimento“.
Alcune cacciano foche, altre mangiano esclusivamente salmoni, altre ancora sono invece estremamente flessibili e sono capaci di approfittare un po’ di tutto quello che incontrano sulla loro rotta, riuscendo comunque a provvedere al loro fabbisogno alimentare.
I ricercatori di Tethys ora sono preoccupati per Riptide, di cui da qualche giorno non ci sono nuovi avvistamenti. Nelle ultime occasioni in cui si è fatto vedere, infatti, anche lui appariva denutrito. “Un’ipotesi alternativa – sottolineano gli esperti – è che si sia allontanato dalla famiglia, come i maschi a volte fanno, ma considerato il suo stato di denutrizione, appare abbastanza improbabile“.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica