03 marzo 2020

Morta in Libano una delle orche del pod che stazionò a Genova

03 marzo 2020

Secondo i ricercatori, si tratta di una femmina e aveva lo stomaco vuoto. Del gruppo genovese, pare sia rimasto soltanto il maschio Riptide

Morta in Libano una delle orche del pod che stazionò a Genova

Secondo i ricercatori, si tratta di una femmina e aveva lo stomaco vuoto. Del gruppo genovese, pare sia rimasto soltanto il maschio Riptide

2 minuti di lettura

Dopo essere state avvistate nello Stretto di Messina, le orche che per una ventina di giorni stazionarono a Genova, provenienti dall’Islanda, sono state nuovamente viste in Libano.

I ricercatori, grazie alla comparazione dei rilievi fotografici della pinna dorsale, hanno accertato che, effettivamente, le orche comparse sulle coste africane erano le stesse, nonostante le perdite subite lungo il percorso, che diedero spettacolo ma destarono anche molta preoccupazione all’ingresso del porto di Voltri-Prà.

Una di queste, purtroppo, è stata trovata morta su una spiaggia libanese. I primi risultati della necropsia effettuata dai ricercatori locali hanno stabilito che si tratta di una femmina e che aveva lo stomaco vuoto. A darne notizia è l’Istituto Tethys. “Appare quindi sempre più probabile – spiegano i ricercatori dell’istituto – che si tratti di uno dei membri del pod che ha stazionato a lungo nel porto di Genova e di cui, sembra, sia rimasto solo il maschio Riptide“.

L'orca spiaggiata in Libano

L’orca spiaggiata in Libano

Si conferma anche quello che si ipotizzava dalle immagini che già allora mostravano uno degli animali insolitamente magro. “Per qualche motivo – afferma l’Istituto Tethys – queste orche non mangiano. Può essere che siano animali malati, può essere che siano iper-specializzati in un determinato cibo e non siano riusciti ad adattarsi a prede diverse. Si sa infatti che i vari gruppi di orche hanno abitudini molto diverse per quanto riguarda il nutrimento“.

Alcune cacciano foche, altre mangiano esclusivamente salmoni, altre ancora sono invece estremamente flessibili e sono capaci di approfittare un po’ di tutto quello che incontrano sulla loro rotta, riuscendo comunque a provvedere al loro fabbisogno alimentare.

I ricercatori di Tethys ora sono preoccupati per Riptide, di cui da qualche giorno non ci sono nuovi avvistamenti. Nelle ultime occasioni in cui si è fatto vedere, infatti, anche lui appariva denutrito. “Un’ipotesi alternativa – sottolineano gli esperti – è che si sia allontanato dalla famiglia, come i maschi a volte fanno, ma considerato il suo stato di denutrizione, appare abbastanza improbabile“.

 

Giuseppe Orrù

Argomenti:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.