Coronavirus, Rimeta lancia la visiera protettiva Shield: un progetto open source a cui ogni azienda può aderire
Un gesto di attenzione e condivisione per l’azienda genovese, presente sul territorio da 74 anni, che può essere sostenuto da qualsiasi azienda, grazie a un progetto open source
Un gesto di attenzione e condivisione per l’azienda genovese, presente sul territorio da 74 anni, che può essere sostenuto da qualsiasi azienda, grazie a un progetto open source
Nell’emergenza sanitaria che affligge pesantemente tutto il territorio italiano, e quello ligure in particolar modo, si moltiplicano le iniziative di riconversione industriale finalizzate alla produzione di tutto ciò che serve a difendere l’incolumità individuale e la salute pubblica.
Dopo le aziende che hanno iniziato a produrre mascherine, ora arriva Shield, un dispositivo di protezione individuale lanciato lo scorso 30 marzo da Rimeta, service provider genovese specializzato nella gestione, sviluppo e fornitura integrata di servizi, strumenti e soluzioni di comunicazione per il comparto nautico.
Shield è una visiera protettiva in policarbonato trasparente, che nasce dalla volontà di supplire velocemente alla crescente necessità di approvvigionamento di Dpi per la protezione di tutte le figure professionali coinvolte in prima linea nel contrasto alla diffusione del Covid-19.
La visiera è stata ideata e realizzata grazie alla riconversione produttiva degli impianti e alla competenza tecnica di Rimeta, che ha fatto nascere da subito un progetto open source, condividendo immediatamente i file sorgente e la scheda tecnica del materiale con tutti i potenziali produttori italiani desiderosi di replicarlo.
Il progetto è poi destinato ad ampliarsi grazie al coinvolgimento anche delle aziende che non possono riconvertire i loro processi industriali. La visiera protettiva Shield, infatti, è disponibile al solo costo di realizzazione di 3 euro più Iva e può essere ulteriormente “sponsorizzata” anche da quelle aziende disposte a sostenere i costi di realizzazione, per poi destinare l’approvvigionamento del dispositivo a quelle realtà territoriali che, come gesto di attenzione, desiderano sostenere.
“In questo periodo – spiega Luca Marano, titolare di Rimeta – oltre alla necessità di restare a casa per abbattere la curva del contagio, l’importante è fare sistema. A livello territoriale, grazie al prezioso contributo dei nostri partner e alla volontà di non speculare su una situazione così delicata, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche per dare un aiuto concreto a tutti quelli che lo richiedono”.
In poco più di una settimana, l’azienda genovese è già riuscita a fornire oltre mille pezzi a società di salvamento, aziende ospedaliere e a chiunque ne avesse bisogno, a costi risibili. “La decisione di sviluppare questo progetto come open source – sottolinea Marano – sta già dando i suoi primi risultati, come dimostrano le diverse richieste che ci provengono da tutta Italia. L’appello che rivolgiamo a tutte le aziende liguri e italiane che ne avessero le possibilità operative, è quello di aiutarci, contenendo il costo di realizzazione, per rendere Shield immediatamente disponibile a tutti quelli che ne faranno richiesta. Noi ce la metteremo tutta“.
Giuseppe Orrù