A cura di Giuseppe Orrù

Enrico Franchetti: “Unisco la passione nel costruire alberi in carbonio con l’andare a vela”

Enrico Franchetti è un velista genovese e fondatore della Maxpar, società che produce alberature di grandi dimensioni usando il carbonio e moderne tecniche di costruzione

Enrico Franchetti: “Unisco la passione nel costruire alberi in carbonio con l’andare a vela”
A cura di Giuseppe Orrù

Enrico Franchetti: “Unisco la passione nel costruire alberi in carbonio con l’andare a vela”

Enrico Franchetti è un velista genovese e fondatore della Maxpar, società che produce alberature di grandi dimensioni usando il carbonio e moderne tecniche di costruzione

4 minuti di lettura

Enrico Franchetti è nato a Genova nel 1954. Ha iniziato a navigare a vela a 11 anni, frequentando la sede genovese della Lega Navale Italiana.

Ha regatato in diverse categorie, principalmente Flying junior, 470, Laser, J24, classi Ior e su imbarcazioni di tutte le dimensioni, partecipando a regate zonali e campionati italiani, europei, mondiali e settimane internazionali, conseguendo una grande esperienza e diversi risultati. Nel 1980 ha collaborato come direttore tecnico commerciale alla Sorimast, dove ha iniziato a costruire alberi in alluminio per tutti i maggiori cantieri italiani, producendo anche piccole serie destinate a cantieri europei. Rimane in questa società fino al 1993.

Nel 1994 ha fondato una nuova società, la Maxspar, nel porto di Genova, dove Franchetti continua il suo lavoro e migliora la costruzione di alberature in alluminio. Negli anni ha potenziato gradualmente l’impianto, migliorando il prodotto e sfruttando l’ottima posizione logistica della Maxspar per realizzare alberi sempre più grandi.

Dopo due anni di studi e di ricerche, ha deciso di iniziare la costruzione di alberi in carbonio, percorrendo la via più difficile ma che porta ai risultati migliori: ha scelto infatti di utilizzare per il suo prodotto carbonio preimpregnato realizzato in un pezzo unico in sezione ed in lunghezza, laminato su stampo maschio, ottenendo una leggerezza e una resistenza impareggiabili. Dopo alcuni anni di produzione di alberature di piccola e media grandezza con questa tecnica, la Maxspar ha messo a punto la realizzazione anche di alberi di grandi dimensioni, sempre in pezzo unico su stampo maschio.

Oggi la Maxspar ha un impianto che costruisce alberi in carbonio con una cleaning room condizionata e un’autoclave, sviluppata su una lunghezza di 70 metri. Con la sua officina costruisce autonomamente tutti i singoli pezzi e le parti di albero, sartiame e accessori, risolvendo qualsiasi problema tecnico. Facendo una stima in difetto, Enrico Franchetti in 26 anni ha costruito più di 4.000 alberature di imbarcazioni a vela.

 

Enrico Franchetti, com’è stato da bambino il suo incontro con la vela? Perché ha deciso di avvicinarsi a questo sport?

Ho iniziato a 11 anni con un corso di vela, frequentando la sede genovese della Lega Navale Italiana. E’ stato un inizio semplice e normale, che però mi ha appassionato nel corso degli anni.

Da velista a costruttore di una delle parti più difficili di una barca a vela, l’albero, come ha deciso di fare questo salto?

Da velista a costruttore sono due mondi molto diversi. Fortunatamente, per studi e mentalità, sono un tecnico e sono riuscito ad unire la passione che metto nel costruire con quella dell’andare vela, migliorando l’efficienza e semplificando la costruzione dei miei alberi. Tutto questo è un’enorme soddisfazione personale che si identifica come scopo di vita.

Lei oggi realizza alberi in carbonio in un pezzo unico. Perché ha deciso di scegliere questa tecnica, decisamente complicata?

Perché nessuno lo faceva. L’albero in un pezzo unico in sezione e in lunghezza è un monolita che è più rigido e più leggero. E queste sono qualità essenziali per ottenere le migliori prestazioni. Le soddisfazioni che mi danno la costruzione di qualsiasi oggetto e il raggiungimento di un traguardo, come la realizzazione di un progetto ardito, sono le motivazioni che mi stimolano nella mia attività. Più le difficolta sono alte, più sono stimolato ad esprimere la mia creatività.

Qual è l’albero che ha costruito al quale è più legato e perché?

Ovviamente gli alberi più grandi.

Ricorda un’imbarcazione sulla quale ha lavorato che le ha dato particolare soddisfazione?

Molte… sono tutte storie differenti. Sicuramente lo studio e la realizzazione di sartiame in carbonio mi hanno gratificato nello sviluppo di una nuova tecnologia così complessa e all’avanguardia.

Qual è oggi il suo rapporto con il mare?

Voglio vedere il mare tutti i giorni e desidero navigarlo in tutti i modi che l’uomo ha inventato. La cosa bella del mio lavoro è che posso provare barche di diverse dimensioni, che mi danno emozioni differenti. Ogni albero che ho costruito ha dentro una parte di me.

 

Giuseppe Orrù

Foto di Claudio Colombo

 

NAUTICA IN UN RITRATTO. Un progetto di Liguria Nautica e Claudio Colombo che propone una galleria di personaggi liguri o comunque con un legame con la nostra regione, che hanno lasciato un segno nella nautica italiana o con profonde radici e sinergie con il nostro mare. Per ognuno di loro, vi presenteremo un ritratto fotografico realizzato da Claudio Colombo e un’intervista del nostro giornalista Giuseppe Orrù, per conoscere meglio ogni protagonista, anche con curiosità sulla loro vita privata.

Argomenti: