Franchini MIA 63 scende in acqua e promette comfort e stabilità di crociera. La prua? Mai vista prima
Varato il motoryacht Franchini MIA 63, progettato da Massimo Franchini e dedicato alla figlia Mia. Con la sua prua, di certo non passerà inosservato. Ecco come si è comportato in acqua
Varato il motoryacht Franchini MIA 63, progettato da Massimo Franchini e dedicato alla figlia Mia. Con la sua prua, di certo non passerà inosservato. Ecco come si è comportato in acqua
Ha aspettato l’inizio dell’estate 2020 per toccare l’acqua. E il primo test ha confermato le tante aspettative nate intorno al nuovo Franchini MIA 63, il motoryacht progettato da Massimo Franchini e costruito dal Cantiere Navale Franchini, presentato allo scorso Yachting Festival di Cannes a pubblico e stampa specializzata.
A tenere a battesimo il nuovo yacht, lungo 19,20 metri, con la rituale bottiglia di champagne infranta sull’ancora, è stata Mia Franchini, figlia di Massimo e musa ispiratrice di questo progetto innovativo, con le sue linee tese, le superfici diamantate, la prua unica e mai vista con l’ancora a scomparsa sotto il cofano. Da qui il claim “Mia 63, oltre i confini, oltre l’orizzonte del XXI secolo“. E quando l’ancora è all’interno del suo alloggiamento, la vista frontale della prua richiama proprio il “gabbiano” del logo del cantiere Franchini.
Perfettamente bilanciata sulla sua linea di galleggiamento, segno di una perfetta distribuzione dei pesi, accesi i due motori Volvo IPS 900 di 745 cavalli controllati dal pratico joystick, di facilissimo uso, MIA 63, nella sua versione T-Top, ha preso il mare, nelle ideali condizioni meteorologiche di inizio estate, con a bordo un equipaggio di 16 persone costituito dai tecnici Volvo, dalle maestranze, dallo staff e dal management del Cantiere Navale Franchini.
Iniziando a planare a 15 nodi, ha raggiunto in 19 secondi la velocità di 27,2 nodi a 2.350 giri, con un consumo istantaneo di 90 litri per motore. Alla confortevole velocità di crociera di 22 nodi a 2.000 giri, il consumo scende a 69 litri per motore. Il cantiere si ritiene estremamente soddisfatto delle prestazioni, data la prima accensione dei motori, la prima uscita e il carico di un equipaggio decisamente numeroso. Con un numero più congruo di ospiti a bordo, la velocità massima dichiarata dalla scheda tecnica del cantiere è di 33 nodi, mentre quella di crociera si assesta tranquillamente intorno ai 26 nodi.
Rivelando la sua vocazione alla crociera confortevole di lungo raggio, in una livrea di motoryacht dinamico, MIA 63 si avvale di una carena eccezionalmente stabile, progettata dallo studio Naos di Roberto Prever, che mantiene l’assetto longitudinale perfettamente orizzontale, anche nella fase di ingresso in planata, senza cabrare, e fa prevedere di non necessitare dello stabilizzatore di rollio, oggi particolarmente di moda.
Date le premesse, dopo le doverose e indispensabili messe a punto, le performance, l’abitabilità e lo stile di MIA 63 saranno in grado di soddisfare un vasto numero di appassionati e di fan dello storico marchio Franchini, che dal 1946 accontenta i più raffinati ed esigenti armatori, regalando loro infinite emozioni.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica