L’emergenza Coronavirus non ferma i lavori per il Waterfront di Genova. Il Comune: “Canale navigabile pronto entro il 2022”
Il Waterfront rappresenta un elemento di rinascita e ripartenza per l'economia genovese
Il Waterfront rappresenta un elemento di rinascita e ripartenza per l'economia genovese
Il progetto del Waterfront di Genova ed i lavori previsti per l’implementazione delle infrastrutture portuali ed industriali della città non si fermano nonostante le difficoltà ed i rallentamenti causati dall’epidemia di Covid-19. E’ il messaggio lanciato dai principali attori coinvolti in questo piano di rigenerazione urbana, in occasione del Blue Economy Summit. Il progetto è volto a recuperare l’affaccio sul mare di Genova, con la riqualificazione dell’area della Fiera, la realizzazione di un canale navigabile e la ristrutturazione del Palasport.
“Siamo assolutamente nei tempi che ci siamo dati – ha sottolineato l’assessore comunale all’urbanistica, Simonetta Cenci – stiamo scavando la prima parte del canale ed entro la fine di luglio verrà presentato il permesso per far partire i lavori dentro al Palazzetto dello sport. Prevediamo che nel 2022 sia finito il canale, sia a posto il palazzetto e via via vengano inseriti gli altri edifici all’interno del Waterfront”.
In questo progetto di rinnovamento, il porto di Genova rimarrà attivo, potenzierà i suoi spazi di lavoro razionalizzando i sistemi di accesso, mentre il fronte cittadino riconquisterà il rapporto con il mare, elemento da sempre identitario della città ligure, come ha sottolineato la professoressa Carmen Andriani dell’Università degli Studi di Genova.
Ed è proprio questo rapporto con il mare che dovrà diventare un elemento di rinascita e ripartenza per l’economia della città, partendo anche dal Porto Antico, che è sempre più orientato ad un’ottica di sostenibilità ambientale. “La creazione di un grande waterfront dal Porto Antico al quartiere fieristico – ha spiegato Mauro Ferrando, presidente della Porto Antico Spa – sarà un unicum nel bacino del Mediterraneo, capace di rispondere a diverse esigenze, potendo contare su una posizione privilegiata, strutture diversificate ed eccellenze economiche del territorio legate al mare ed al settore dell’hi-tech”.
Un altro elemento importante per lo sviluppo del Waterfront sarà rappresentato dal Salone Nautico 2020, che si spera diventi espressione del rilancio dell’industria e degli armatori dopo l’emergenza sanitaria. “Stiamo cercando di concentrare tutti gli sforzi per lo sviluppo del business delle aziende che sono il motore del Salone – ha affermato Alessandro Campagna, direttore generale de I Saloni Nautici – non ci aspettiamo di battere il record di visitatori ma vogliamo mettere a punto pietre fondamentali per poter costruire non solo il salone del 2021 ma anche quelli fino al 2029″.
Argomenti: Daily Nautica, Genova