La nave scuola Amerigo Vespucci torna a navigare: partita la campagna addestrativa 2020
Due mesi di navigazione e formazione per 106 allievi ufficiali. Un messaggio di fiducia per tutti gli italiani
Due mesi di navigazione e formazione per 106 allievi ufficiali. Un messaggio di fiducia per tutti gli italiani
È partita lunedì 29 giugno da Livorno la campagna d’istruzione 2020 della nave scuola Amerigo Vespucci, pietra miliare della formazione dei giovani allievi ufficiali della Marina Militare. Dopo la sosta invernale nell’Arsenale spezzino, per effettuare quelle dovute attività di manutenzione di cui un signore dei mari di 89 anni ha diritto, il vascello più bello del mondo ha così preso il largo.
Quasi 2 mesi di navigazione nelle acque del Mediterraneo, fino a raggiungere il 22 agosto Taranto, tappa conclusiva della campagna. Il capitano di vascello Gianfranco Bacchi, al comando della nave, lunedì ha lasciato gli ormeggi alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone.
Ad imbarcarsi a bordo del veliero 106 allievi ufficiali, della prima classe, del ruolo normale dell’Accademia Navale di Livorno. Tradizione e innovazione, studio e formazione militare, caratterizzano da sempre la campagna addestrativa del Vespucci, che quest’anno si svolgerà nel rispetto meticoloso delle regole di sicurezza legate all’ emergenza sanitaria. Pertanto la nave si fermerà nei porti solo per i rifornimenti e non sarà aperta al pubblico.
Il vascello, nominato Goodwill Ambassador dell’UNICEF nel 2007, è stato varato il 22 febbraio 1931 ed è l’unità navale più anziana in servizio nella Marina Militare interamente costruita e allestita presso l’allora Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia. Se scorgere il veliero in navigazione lungo le coste del nostro Paese ha sempre destato stupore e meraviglia in chi lo vedeva sopraggiungere, quest’anno il Vespucci, emblema dell’Italia nel mondo, porterà con sé significati ancora più profondi.
Ammirare di nuovo l’arrivo del vascello in tutta la sua maestosa e imponente bellezza, ripetere anche oggi quella consuetudine che si perpetua nei nostri mari ogni anno, porta con sé un sentimento di rinnovata fiducia e speranza.
Uno sprone a seguire le orme del veliero il cui motto, non per nulla, è racchiuso nella frase attribuita a Leonardo Da Vinci “Non chi comincia ma quel che persevera“. Un’esortazione per noi tutti alla ripartenza. Un invito a perseverare, a salpare le ancore della nostra quotidianità, spiegare le vele, prendere il vento e rincominciare a navigare, dirigendoci con fiducia verso il mare aperto.
Maria Cristina Sabatini
Argomenti: Daily Nautica, shipping
È un sogno diventato realtà