GNV installa lo scrubber sul primo di otto traghetti: emissioni di zolfo ridotte dell’80%
La compagnia GNV ha investito 90 milioni di euro per rendere la flotta più “green”. Il primo scrubber installato sulla Majestic a Napoli, nei cantieri della Nuova Meccanica Navale
La compagnia GNV ha investito 90 milioni di euro per rendere la flotta più “green”. Il primo scrubber installato sulla Majestic a Napoli, nei cantieri della Nuova Meccanica Navale
Le criticità legate all’emergenza Covid non hanno modificato i piani di GNV. La compagnia di traghetti genovese ha infatti completato l’installazione e l’attivazione dell’impianto di depurazione dei gas di scarico, i cosiddetti scrubber, sulla prima delle otto navi sulle quali è previsto questo intervento, che permetterà migliorare l’impatto ambientale dei traghetti, grazie all’abbattimento dell’80% delle emissioni di ossidi di zolfo provenienti dai gas di scarico rispetto agli attuali limiti di legge (da 0,5% a 0,1%), e da 15 a 35 volte rispetto alle precedenti disposizioni normative (variabili tra 1,5% e 3,5%).
Il completamento dei lavori sulle altre sette unità GNV è previsto entro la prima metà del 2021 e comporterà, nel complesso, un investimento pari a circa 90 milioni di euro destinato a rendere più “green” la flotta di GNV.
I lavori di installazione dello scrubber sulla M/n Majestic, impianto di tipo “DeepBlue LAB Full Hybrid”, sono stati realizzati a Napoli, nei cantieri della “Nuova Meccanica Navale”, azienda partenopea con oltre 50 anni di esperienza nella riparazione, conversione e manutenzione navale e industriale.
“Da anni GNV, compagnia che ha introdotto il concetto di Autostrade del Mare – sottolinea Matteo Catani, Ceo di GNV – è impegnata nel continuo miglioramento delle prestazioni energetiche e della sostenibilità ambientale delle proprie attività. E’ certificato che i nostri servizi contribuiscono all’abbattimento delle emissioni di CO2 per oltre il 50% rispetto all’alternativo trasporto su strada. Grazie a questa installazione riusciremo ad abbattere significativamente anche le emissioni di ossidi di zolfo, portandole a un livello 5 volte inferiore rispetto ai limiti di legge“.
Nell’installazione sono state impegnati circa 120 lavoratori al giorno, per oltre 150 mila ore di lavoro e 18 mila metri lineari di cavi posati, quasi 1.700 metri lineari di tubazioni in vetroresina e acciaio, 400 metri quadri di coibentazione e circa 270 tonnellate di ferro lavorato.
“Siamo molto orgogliosi – commenta Manuela Pagliari, direttore tecnico-commerciale di Nuova Meccanica Navale e terza generazione della famiglia Ummarino a guidare l’azienda – di aver operato a fianco di GNV per conseguire questo importante risultato, a maggior ragione perché l’installazione è avvenuta in tempi rapidissimi e nonostante l’emergenza sanitaria in corso“.
GNV E LE AUTOSTRADE DEL MARE
L’installazione degli scrubber su otto traghetti mira a rafforzare ulteriormente la presenza e gli investimenti di GNV nella rete Autostrade del Mare, snodo intermodale d’eccellenza per la connessione con il bacino del Mediterraneo.
La compagnia si è concentrata negli ultimi anni su una logistica sostenibile del Mediterraneo, intervenendo non solo sulla ecosostenibilità della flotta, ma portando a compimento numerosi progetti mirati al miglioramento e al potenziamento dei servizi di terra e di bordo, incrementando frequenza e capacità commerciale delle rotte e implementando nuove tecnologie ITS, riducendo così i tempi della catena intermodale e favorendo lo spostamento modale del traffico pesante dalla strada al mare con notevole abbattimento dei costi di esternalità a beneficio dell’intera collettività.
Grazie a questo impegno, nel 2019 GNV ha ricevuto dal RINA, per il secondo anno consecutivo, la certificazione sullo studio “Validation of CO2 Index Calculation”, condotto sulla base dei calcoli presentati dalla compagnia circa le proprie linee, che hanno registrato un significativo abbattimento delle emissioni di CO2.
“Le Autostrade del Mare – spiega Catani – rappresentano una vera e propria infrastruttura che consente un abbattimento di costi per la collettività. La rete di collegamenti marittimi, oltre a migliorare l’impatto ambientale complessivo, risulta molto più efficiente e flessibile rispetto alla rete autostradale anche dal punto di vista dei costi di sviluppo, gestione e manutenzione“.
La compagnia genovese ha tra i propri obiettivi l’abbattimento del traffico stradale, la diminuzione della CO2 e un’offerta capillare e puntuale in termini commerciali per l’autotrasportatore: con una flotta di 16 navi, 11 collegamenti marittimi internazionali e 7 nazionali, negli ultimi anni GNV ha dato il via ad un ulteriore potenziamento delle linee operate da e per la Sicilia nell’ambito della rete Autostrade del Mare, in risposta alle specifiche esigenze delle aziende di trasporto e delle piattaforme logistiche.
Nell’ambito delle Autostrade del Mare, infatti, GNV opera i collegamenti da e per la Sicilia con i principali porti dell’arco tirrenico: i collegamenti giornalieri da e per Palermo con Genova e Napoli, la linea Civitavecchia-Palermo e il servizio Civitavecchia-Termini Imerese, oltre alla linea Napoli-Termini Imerese.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, traghetti