La Guardia Costiera vara la nave CP 420: è una delle SAR più grandi al mondo
Presentata a Messina la nuova nave della Guardia Costiera. Porterà il nome di Natale De Grazia, il comandante “eroe” che dedicò la sua vita a proteggere il mare
Presentata a Messina la nuova nave della Guardia Costiera. Porterà il nome di Natale De Grazia, il comandante “eroe” che dedicò la sua vita a proteggere il mare
Il 12 dicembre 1995 moriva in circostanze misteriose il comandante Natale De Grazia, ufficiale della Guardia Costiera che ha fatto della propria vita una testimonianza di umanità e di coraggio. A lui, al suo impegno umano e professionale in difesa dell’ambiente, 25 anni dopo, è stata intitolata la nuova nave della Guardia Costiera, la CP420 “Natale De Grazia”, che andrà ad aumentare le capacità operative della componente navale del Corpo.
La cerimonia di varo e di presentazione dell’unità si è svolta sabato 12 dicembre nei cantieri navali Intermarine (Gruppo Immsi) di Messina, alla presenza del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera, l’ammiraglio Giovanni Pettorino, del presidente di Intermarine, Antonino Parisi, dell’amministratore delegato di Intermarine, Livio Corghi, e di Anna Vespia, moglie del comandante De Grazia e madrina dell’evento.
La scelta del 12 dicembre per l’organizzazione della cerimonia è stata presa proprio per omaggiare la memoria dell’ufficiale della Guardia Costiera, medaglia d’oro al merito di Marina e vittima del dovere, morto in circostanze non ancora chiarite mentre indagava, per conto della Procura di Reggio Calabria, su un traffico di rifiuti radioattivi a bordo di navi mercantili nel Mediterraneo.
La CP 420 è la prima motovedetta di una nuova classe di unità navali, chiamata “Angeli del Mare”, dedicata a chi ha operato in mare con generosità e sacrificio. Navi pensate e progettate per assolvere il compito più importante che la storia e la legge affidano alla Guardia Costiera: la ricerca e il salvataggio in mare, una missione che la nuova unità potrà svolgere anche in condizioni metereologiche e marine particolarmente critiche.
Eccellenza della cantieristica italiana e vanto delle capacità marinaresche italiane, si distingue per essere una delle navi del comparto SAR (Search and Rescue) più grandi al mondo, nonché la più lunga imbarcazione “autoraddrizzante” e inaffondabile mai costruita in Italia.
La CP 420, con i suoi 10 uomini di equipaggio, rappresenta il meglio della tecnologia navale di oggi, con propulsione e strumenti di comunicazione all’avanguardia. Un’imbarcazione di 33 metri con un sistema avanzato di comando e controllo che assicura maggiore autonomia, maggiori capacità ricettive e una migliore logistica per l’equipaggio, per il ricovero di naufraghi e di persone a bordo e non solo in coperta, durante le operazioni di soccorso che coinvolgono grandi numeri di naufraghi.
La nave è stata costruita negli stabilimenti di Messina dai Cantieri Navali Intermarine (Gruppo Immsi) di Sarzana, che hanno realizzato fino ad oggi 44 unità Cacciamine per le Marine Militari di 8 Paesi, tra i quali Usa, Finlandia, Australia e Italia. “Tenax pro maris salute”, che significa “ho lottato con tenacia per l’ambiente marino“, è il motto ufficiale della nave che esprime, grazie all’autorevolezza della lingua latina, il senso del lavoro di De Grazia.
Al termine della verifica di conformità e del periodo di familiarizzazione da parte del suo equipaggio, che ufficializzeranno la consegna amministrativa, la nave potrà inalberare il Tricolore, affidata al comandante designato, il tenente di vascello delle Capitanerie di porto, Massimiliano Quinto. “La CP 420 “Natale De Grazia” – ha sottolineato l’ammiraglio Pettorino – è una nave che ambisce, insieme al suo equipaggio, a dimostrare quei valori, quella generosità quella passione propri del comandante di cui porta inciso, con orgoglio e fierezza, il nome“.
CHI ERA NATALE DE GRAZIA
Natale De Grazia (Catona, 19 dicembre 1956 – Nocera Inferiore, 12 dicembre 1995) è stato un capitano di fregata, medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina. Conseguito il titolo professionale marittimo di Capitano di lungo corso nel 1981, effettua quattro anni di navigazione in qualità di 2º e in seguito di 1º Ufficiale di coperta su navi mercantili e petroliere, raggiungendo il titolo di capitano di lungo corso.
Nel 1983 vince il concorso pubblico per Ufficiali a nomina diretta ed entra a far parte del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera, raggiungendo in un anno il grado di guardia marina e in seguito di capitano di corvetta.
Tra il 1984 e il 1991, De Grazia presta servizio prima presso la Capitaneria di porto di Vibo Valentia e poi nel Compartimento Marittimo di Reggio Calabria. Nel 1991 assume il comando del Circondario Marittimo di Carloforte (Cagliari).
Nel 1994, a seguito di un nuovo trasferimento presso la Guardia costiera di Reggio Calabria, collabora attivamente con un pool investigativo coordinato dal sostituto procuratore Francesco Neri, costituito per effettuare le indagini sulle “navi a perdere“, sospettate di essere state affondate, deliberatamente, con il loro carico di rifiuti radioattivi. La notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995 il Comandante De Grazia muore improvvisamente in circostanze sospette mentre si stava recando a La Spezia per attività di indagine.
Nel 2004 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, insignisce De Grazia della medaglia d’oro “alla memoria” al Merito di Marina, perché la sua opera “è stata contraddistinta da un altissimo senso del dovere che lo ha portato, a prezzo di un costante sacrificio personale e nonostante pressioni ed atteggiamenti ostili, a svolgere complesse investigazioni nel settore dei traffici clandestini e illeciti operati da navi mercantili“.
SCHEDA TECNICA – Classe “ANGELI DEL MARE”
CP 420 – Nave Natale DE GRAZIA: consegnata a dicembre 2020
CP 421 – Nave Roberto ARINGHIERI: consegna prevista dicembre 2021
Classificazione: RINA C Rescue e Maritime Police Autoraddrizzante e inaffondabile – Navigazione Unrestricted
Lunghezza: 33,60 m
Larghezza: 8,15 m
Pescaggio: 1,34 m
Dislocamento pieno carico; ~ 150 tonn
Velocità max: 31 nodi
Autonomia: > 1000 nm ca. (a 28 nodi)
Materiale costruzione: lega di alluminio
Propulsione: Idrogetto n.2 KONGHSBERG
2 x MTU : 16V2000M96 (2 X 1790 KW / 2 X 2490HP)
Generatori elettrici: 2 DDGG Deutz/Koelmo (2 x 85 KW)
Capacità d’imbarco: 200 persone di cui 50 ricoverate e sedute in locale naufraghi con adiacente area di decontaminazione ed infermeria
Equipaggio: 10 (sistemazioni logistiche: (2 x 2pl) + (2 x 4pl)
Comando: T.V.(CP)
Sistemi operativi e di comunicazione: n. 2 GPS – n. 2 RADAR (X e S band) – ECDIS – VSAT – VHF/FM – n.2 HF 500/150W RodeSwarts – Warship AIS NAVNET system – Optronic system – Ecosounder
Altre capacità operative: Tenuta mare 6 – vento F9, battello di servizio sul fly bridge, area dedicata per operazioni tipo Vertrep/Medevac, gru poppiera da 0,5 tonn per recupero naufraghi, monitore antincendio prodiero da 75 mc/h ad alta pressione, fendering system perimetrale: profilo “D” (80×40) anima in polietilene espanso (a cellula chiusa densità 33 Kg/mc) rivestito il polyurea a spessore differenziato ad alta resistenza (al fuoco 175°C) color arancio RAL2004
Capacità casse acqua: 3,6 mc (oltre ai dissalatori)
Capacità serbatoi gasolio: 55 mc
Cantiere costruttore: Intermarine spa La Spezia – Cantiere Navale di Messina.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica