24 aprile 2021

Genoa Blue Agreement: rinnovato l’accordo per l’uso di combustibili con meno zolfo nei porti di Genova e Savona

24 aprile 2021

E’ stato rinnovato alla Capitaneria di porto di Genova l’accordo volontario “Genoa Blue Agreement”, con cui le compagnie marittime si impegnano all’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo nei porti di Genova e Savona

Genoa Blue Agreement: rinnovato l’accordo per l’uso di combustibili con meno zolfo nei porti di Genova e Savona

E’ stato rinnovato alla Capitaneria di porto di Genova l’accordo volontario “Genoa Blue Agreement”, con cui le compagnie marittime si impegnano all’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo nei porti di Genova e Savona

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A Genova e Savona le navi usano combustibile a basso tenore di zolfo, sia in porto, sia in fase di avvicinamento e allontanamento, nel raggio di 3 miglia. Si chiama “Genoa Blue Agreement” l’accordo volontario, firmato per la prima volta il 12 luglio 2019 e rinnovato ora, con cui le compagnie marittime si impegnano all’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo nei porti di Genova e Savona. Promosso dalla Capitaneria di porto di Genova, l’accordo è suddiviso in tre parti.

NAVI PASSEGGERI: CARBURANTE CON MENO ZOLFO A 3 MIGLIA DAL PORTO

La prima riguarda le navi passeggeri in servizio di linea, compreso il settore delle crociere e le navi che fanno scalo con più frequenza nei due porti liguri. La sensibilità del settore crocieristico si è dimostrata ancora una volta convinta e significativa, a riprova della sempre maggiore attenzione per le tematiche ambientali.

Alla luce degli impegni sottoscritti, le navi delle compagnie firmatarie dovranno completare il cambio del combustibile, che alimenta motori, generatori e caldaie di bordo, prima di entrare nello schema di separazione del traffico, ovvero circa 3 miglia prima dell’imboccatura del porto.

Sarà, pertanto, utilizzato un combustibile con un contenuto massimo di zolfo non superiore allo 0,10% in massa, fino a che le navi, una volta lasciati i porti di Genova e Savona, non raggiungeranno una distanza di 3 miglia dagli stessi. E’ ammessa anche la possibilità di utilizzare i sistemi di lavaggio delle emissioni, i così detti scrubber, da parte delle navi che sono dotate di dispositivi approvati dalle amministrazioni di bandiera.

Dispositivi da utilizzarsi negli stessi tratti di mare, dalle 3 miglia fino all’interno dei porti. L’adozione volontaria di queste misure consente di ridurre sensibilmente, fin quasi ad azzerare, le emissioni degli ossidi di zolfo da parte delle navi in prossimità delle aree urbane.

STESSE ATTENZIONI ANCHE DALLE NAVI CARGO

La seconda parte del nuovo accordo volontario è la più innovativa. La Capitaneria di porto di Genova ha voluto estendere a tutte le tipologie di navi (portacontainers, petroliere, portarinfuse, general cargo, etc.) e a tutti i bacini portuali di Genova e Savona le misure adottate volontariamente nel 2019 dalle navi passeggeri.

Il successo di questa iniziativa è stato possibile grazie all’impegno di numerose agenzie marittime, che si sono coordinate attraverso il supporto di Assagenti. In particolare le agenzie firmatarie si sono impegnate a proporre alle compagnie di navigazione e direttamente ai comandanti delle unità, prima di ogni arrivo nei porti liguri, la sottoscrizione dell’accordo volontario alle compagnie di navigazione che rappresentano localmente.

I PORTI DI GENOVA E SAVONA “AREA SECA”

La firma del Genoa Blue Agreement

Quindi a Genova e Savona le navi usano combustibile a basso tenore di zolfo. Ma l’intenzione è quella di rendere l’area entro le 3 miglia dei due porti, per quanto possibile, simile a un’area SECA (Sulfur Emission Control Area), nelle quali vige l’obbligo di navigare e sostare in porto utilizzando combustibili con contenuto di zolfo non superiore allo 0,10% in massa. Per questo motivo l’impegno è quello di coinvolgere nell’accordo volontario tutte le tipologie di navi e tutti gli ambiti portuali di Genova e Savona.

L’accordo volontario prevede inoltre che le compagnie di navigazione firmatarie si impegnino a sensibilizzare le proprie navi, impartendo direttive aggiuntive sulla manutenzione e sulla gestione delle macchine tese a favorire la riduzione delle emissioni dei gas di scarico, soprattutto durante le manovre in ambito portuale.

L’accordo volontario ha validità fino alla fine del 2023 e prevede la possibilità di essere rivalutato qualora intervengano aggiornamenti normativi. E’ infatti in corso un procedimento per dichiarare il Mar Mediterraneo area SECA, che porterebbe all’obbligo di utilizzare, anche in navigazione, carburanti con un tenore massimo di zolfo dello 0,10% in massa.

CHI HA FIRMATO L’ACCORDO

L’accordo “Genoa Blue Agreement” è stato sottoscritto anche dalla compagnia dei Rimorchiatori Riuniti del porto di Genova, che adotta una politica di riduzione delle emissioni molto spinta e prevede, tra l’altro, il collegamento all’energia elettrica di banchina durante i periodi di sosta all’ormeggio.

Le compagnie e le agenzie marittime che, assieme alle Capitanerie di Genova e Savona, hanno sottoscritto il Genoa Blue Agreement sono le agenzie marittime Cermar, Cambiaso Risso, Intermare, Prosper srl, Tomaso Carminati, Transoceania, Euragent, San Giorgio Shipping, Assagenti, le compagnie Carnival Corporation (Costa Crociere – Carnival Cruise Line – Holland America Line – Seabourne Cruise Line – Princess Cruise – P&O Australia – P&O Cruises – Cunard line – Aida Cruises), CMA CGM, Disney Cruise Line, Fred Olsen Cruise Line, MSC Cruise Management, Rimorchiatori Riuniti del Porto di Genova, Royal Caribbean International, Virgin Voyages e Zim.

 

Giuseppe Orrù

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