Gli aquiloni sottomarini che catturano l’energia delle correnti
Energia rinnovabile grazie a degli speciali aquiloni sottomarini: alle isole Faroe è già realtà
Energia rinnovabile grazie a degli speciali aquiloni sottomarini: alle isole Faroe è già realtà
“Draghi marini” o se preferite “aquiloni di marea“. Si tratta di speciali turbine subacquee che sfruttano l’energia delle correnti. Alle isole Faroe sono già presenti due turbine, ma presto potremmo vederle anche nel Mar Mediterraneo.
Trasformare il classico aquilone in uno strumento subacqueo per creare energia pulita e rinnovabile è un’idea su cui sta lavorando da qualche anno la società di ingegneria svedese Minesto, fondata nel 2007 come spin-off del produttore aerospaziale Saab. All’apparenza può suonare strano, ma i risultati di questa sofisticata tecnologia sono davvero rivoluzionari.
Il progetto, ideato nel 2009, si basa sulla tecnologia Deep Green che cattura l’energia delle maree attraverso un aquilone sottomarino. In effetti, il principio è lo stesso di un normale aquilone, con la differenza che questa nuova variante si muove sott’acqua riuscendo perciò a generare elettricità grazie alla potenza dell’oceano. Un esempio di questo progetto si può trovare nelle fredde acque del Nord Atlantico, in prossimità delle isole Faroe.
Gli aquiloni sottomarini alle isole Faroe
I due aquiloni sottomarini posizionati dal gruppo svedese alle isole Faroe hanno un’apertura alare di 5 metri e sono legati al fondale del fiordo da cavi metallici di 40 metri. Quello che rende efficace questa forma di tecnologia mareomotrice è proprio la stretta somiglianza con il volo dell’aquilone.
Il movimento della turbina è generato dalla portanza del flusso d’acqua, così come un aquilone vola grazie alla forza dell’aria. La corrente spinge quindi la turbina ad una velocità superiore al flusso effettivo. Si stima che ogni aquilone possa produrre abbastanza elettricità per alimentare circa 50-70 abitazioni.
Ma questo è solo il primo passo. L’amministratore delegato della società Minesto, Martin Edlund ha dichiarato che nel 2022 inizierà una produzione su larga scala con alcuni perfezionamenti. Secondo Edlund, infatti, i nuovi aquiloni avranno un’apertura alare di 12 metri e potranno generare 1,2 megawatt di potenza.
Enlit Europe: la scommessa sull’energia marina
All’edizione 2021 di Enlit Europe, evento che ha appena visto riunirsi a Milano i principali leader del settore energetico, ha partecipato anche Minesto. L’obiettivo di questa partnership è semplice: trovare un tipo di energia a costo zero con alte prestazioni e molti scommettono proprio sull’energia marina come nuovo baluardo della sostenibilità ambientale, grazie anche alle nuove tecnologie.
Valerio Caccavale
Argomenti: #subacquea, Daily Nautica