Nasce la prima nave al mondo che viaggia senza pilota: ecco come fa
Il progetto “Meguri 2040”, guidato dalla Nippon Foundation, in collaborazione con la Compagnia di navigazione giapponese Mitsui OSK Lines, punta a realizzare alla prima nave al mondo che naviga senza pilota
Il progetto “Meguri 2040”, guidato dalla Nippon Foundation, in collaborazione con la Compagnia di navigazione giapponese Mitsui OSK Lines, punta a realizzare alla prima nave al mondo che naviga senza pilota
Il futuro in mare è già arrivato, con la prima nave al mondo senza pilota. Il progetto “Meguri 2040”, guidato dalla Nippon Foundation, in collaborazione con la compagnia di navigazione giapponese Mitsui OSK Lines (MOL), ha infatti come obiettivo la realizzazione della prima nave al mondo in grado di viaggiare da sola, senza pilota.
Intanto il consorzio MOL Co. Ltd, che comprende Mitsui E&S, Furuno Electric Company, Imoto Corporation, Sekido Co Ltd, MOL Ferry Co e MOL Marine & Engineering Co, ha già concluso con successo i primi due viaggi dimostrativi di navi autonome senza pilota con un traghetto costiero di MOL Ferry e una nave portacontainer costiera di Imoto Corporation.
LE ROTTE PROVA
Il primo test di navigazione autonoma si è svolto utilizzando la nave portacontainer Mikage su una rotta prestabilita di poche centinaia di miglia, che dal porto di Tsuruga conduceva al porto di Sakai.
La seconda prova ha invece consentito di stabilire il record mondiale di lunghezza della rotta percorsa da una grande nave non condotta dall’equipaggio. Il traghetto Sunflower Shiretoko è infatti partito dal porto di Tomakomai, per giungere, dopo circa 18 ore di navigazione, nel porto di Oarai.
Ha percorso quindi una rotta di circa 750 chilometri. La Sunflower Shiretoko, di 11.410 tonnellate di stazza lorda, è lunga 190 metri, larga 26,4 metri ed ha una capacità di 154 passeggeri, 160 camion e 62 autovetture.
IL SITEMA DI CONTROLLO DI FURUNO
In entrambe le prove dimostrative, Furuno ha sviluppato il sistema autonomo di controllo. Le informazioni su altre navi e ostacoli sulla rotta impostata sono state raccolte da un sistema autonomo di integrazione delle informazioni circostanti sviluppato da Furuno Electric. Il dispositivo misura e visualizza posizioni, velocità, tipi di navi vicine e posizione di ostacoli/detriti, utilizzando radar, AIS e telecamere.
Furuno ha lavorato, inoltre, allo sviluppo di un sensore di supporto all’ormeggio, che calcola la distanza relativa tra il molo e lo scafo. Questo ha consentito alla nave di eseguire l’ormeggio automatizzato.
SENSORE DI SUPPORTO ALL’ORMEGGIO
Il sistema include apparecchiature che calcolano e visualizzano visivamente le distanze relative e gli angoli relativi tra il molo e lo scafo dalle informazioni raccolte da LiDAR (Light Detection and Ranging)/fotocamera/bussola satellitare.
Argomenti: Accessori nautici, Daily Nautica