18 febbraio 2022

Incendio sul traghetto per Brindisi di Grimaldi Lines: il video dei soccorsi

18 febbraio 2022

Un incendio è divampato a bordo del traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi Lines, nella tratta da Igoumenitsa (Grecia) a Brindisi

Un incendio è divampato a bordo del traghetto Euroferry Olympia della Grimaldi Lines, nella tratta da Igoumenitsa (Grecia) a Brindisi

3 minuti di lettura

Incendio a bordo del traghetto di Grimaldi LinesEuroferry Olympia”. Le fiamme sono divampate nelle prime ore di venerdì 18 febbraio all’interno del garage 3 della nave, che era salpata nella notte dal porto di Igoumenitsa, in Grecia, ed era diretta a Brindisi. In quel momento la nave si trovava nel mar Ionio, a nord di Corfù, a circa 9 miglia dalla costa.

Alle 4,12 (ora locale) il comandante della nave ha contattato il quartier generale del Gruppo Grimaldi, informandolo dell’incendio. L’equipaggio della nave è subito intervenuto per domare le fiamme con i mezzi di bordo, mentre il comandante e il personale della compagnia hanno attivato i soccorsi.

Per la sicurezza dei presenti a bordo, il comandante ha deciso l’abbandono della nave. A bordo della Euroferry Olympia, secondo la compagnia, c’erano 290 persone di varie nazionalità, tra cui 51 membri dell’equipaggio (italiani e greci). Sul posto, oltre alla Guardia Costiera greca, è intervenuto il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di Finanza italiana, che ha tratto in salvo e trasportato nel porto di Corfù 243 persone.

Nei garage della Euroferry Olympia erano stivati 153 mezzi commerciali (camion e semirimorchi) e 32 veicoli al seguito dei passeggeri. Al momento non risultano sversamenti di combustibile in mare, né sembrerebbe compromessa la stabilità della nave. Proseguono intanto le operazioni di recupero della Euroferry Olympia con l’utilizzo di rimorchiatori specializzati.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco si sono complimentati con il comandante generale della Guardia di Finanza, generale Giuseppe Zafarana, per il salvataggio dei passeggeri. La nave, battente bandiera italiana, era stata costruita nel 1995 ed era impiegata sul collegamento giornaliero Brindisi-Igoumenitsa dalla Grimaldi Euromed S.p.A. (società del Gruppo Grimaldi). Il suo arrivo era previsto a Brindisi nella mattinata del 18 febbraio.

Il Gruppo Grimaldi esprime il proprio rammarico per l’incidente e ha già annunciato che darà piena collaborazione alle autorità competenti per fare luce sull’accaduto. Il Comando generale della Guardia costiera italiana, in previsione di una seconda fase legata alla prevenzione di inquinamenti marini, ha predisposto l’invio in area di propri mezzi aeronavali.

Un aereo ATR42 della Guardia Costiera in assetto ambientale sta sorvolando l’area, per garantire ogni forma di supporto alle autorità straniere. La Guardia costiera italiana ha richiesto all’Agenzia europea per la sicurezza marittima un supporto per l’acquisizione di immagini satellitari per approfondire eventuali aspetti di carattere ambientale.

 

Video: Guardia di Finanza e Guardia Costiera

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2 commenti

  1. Mauro Puntin says:

    Buonasera.
    Non essendo un’esperto antincendio, io solo navigo per lavoro, sono d’accordo con il Sig.Pillon.
    Trovo che l’impianto da lui consigliato, schiuma ad alta espansione, dovrebbe essere installato su tutti i traghetti o comunque RO RO.
    Essendo infatti la sicurezza, in larga scala prevenzione, in tal senso il miglioramento sarebbe notevole.
    Di questi tempi, in cui sono state create delle tensioni non da poco, la « sicurezza » ne sarebbe aggiornata coprendo la casualità, l’errore umano e o tanto quanto l’intenzionalità.
    Personalmente, facendo giusto eco al Presidente, credo sia doveroso complimentarsi anche con il Comandante e l’Equipaggio dell’OLYMPIA e con il Comandante e L’Equipaggio del MONTE SPERONE.
    A loro e solo a loro va riconosciuto il fatto che tutto sia filato liscio, come dire.
    Un bell’esempio di perizia marinara.
    Se poi come si fa una marineria seria, e quando voluto noi lo siamo, venga aperto una tavolo di lavoro tecnico che con gli appropriati studi arrivi a decidere che la soluzione del Sig. Pillon, o altra di tale efficacia andrebbe adottata, spetterebbe poi al governo prenderne atto e far si da trovare il modo per finanziare la conversione delle flotte di bandiera.
    Cosa che saremmo in molti ad auspicarci.
    Grazie.
    P.S.
    Ci sarà anche da studiare un sistema che poi permetta il recupero veloce dei mezzi, senza danni, o al massimo contenuti e ovviamente senza inquinare ulteriormente l’ambiente.

  2. Franco Pillon says:

    Buongiorno. Forse non sono state rispettate le regole di imbarco , ovvero mezzi magari con frigorifero in funzione è quindi cortocircuiti. Sono un esperto antincendio e mi fa specie una propagazione così veloce del fuoco . Dovrebbe essere installato un impianto sprinc l’errore che però per prodotti infiammabili non sempre riesce a contenere incendio. Aggiungo che per incendi in ambienti come garage automezzi si potrebbe pensare a impianto a schiuma ad alta espansione, a funzionamento manuale . Impianto di grande efficacia e che eroga poco liquido all interno del garage .. il sistema è utilizzato nei grandi magazzini stoccaggio .. inspiegabile che non di sia pensato a questo sistema . Il pericolo dei garage in nave e’ l’incendio di combustibili, plastiche, gomme ecc .. per il quale acqua poco efficace.. grazie saluti