Il porto di Senigallia diventa una boutique? La proposta di Timone Yachts Group
L’idea di trasformare il porto di Senigallia in una boutique arriva da Luigi Gambelli, presidente di Timone Yachts Group, nel corso di un incontro organizzata dalla Cna
L’idea di trasformare il porto di Senigallia in una boutique arriva da Luigi Gambelli, presidente di Timone Yachts Group, nel corso di un incontro organizzata dalla Cna
“Facciamo diventare il porto di Senigallia una boutique perché ha tutte le carte in regola per esserlo“. La proposta è arrivata da Luigi Gambelli, presidente di Timone Yachts Group, nel corso di un incontro organizzato dalla Cna a Senigallia, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Massimo Olivetti e del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Gambelli, tra i relatori del convegno, è intervenuto per riflettere sul futuro dello scalo senigalliese, invitando ad “aprire le porte agli yacht di medie dimensioni, in grado di far compiere un salto di qualità importante alla struttura e alla città stessa. Non parlo dei superyachts, perché non siamo attrezzati ad ospitarli – ha sottolineato il presidente di Timone Yachts – ma di imbarcazioni da 15-18 metri, ad esempio, sì. Ne deriverebbero benefici molto significativi non solo per chi sta in porto ma per la città“.
Secondo Gambelli, l’indotto potrebbe infatti beneficiare della presenza di barche di dimensioni maggiori. Un obiettivo da raggiungere “attrezzando poi aree idonee per quelle più piccole. Dico questo – ha aggiunto il presidente di Timone Yachts – anche nel rispetto delle risorse spese per il porto di Senigallia che, alle condizioni attuali, non è in grado di produrre ricchezza per la città. Un peccato perché si trova in una posizione eccezionale, a due passi dal centro storico e sarebbe possibile una valorizzazione reciproca“.
“Occorrerebbe avere i necessari servizi, adeguati ed utili – ha spiegato Gambelli – per le barche di minori dimensioni ma anche attrezzare lo scalo con ulteriori servizi per quelle di dimensioni maggiori, i cui proprietari si fermerebbero volentieri a Senigallia, una città aperta ed ospitale che saprebbe bene come accogliere i visitatori. E, a sua volta, con la presenza di yacht aumenterebbero ancora i servizi, essendoci a quel punto la disponibilità economica necessaria, secondo un circolo virtuoso che non farebbe che bene a tutta Senigallia, ma in particolar modo al suo turismo“.
Il presidente di Timone Yachts è poi intervenuto anche su un altro argomento, l’area cantieristica e delle manutenzioni, che di fatto è quasi pronta “ma sarebbe davvero utile – ha concluso – se venisse accompagnata da un progetto di sottopasso o sovrappasso delle ferrovia per far sì che possano entrare i mezzi“.
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