A bordo della “Quarta Santa Maria”, gioiello a vela dei cantieri Sangermani
Siamo saliti a bordo della "Quarta Santa Maria", yacht classico realizzato dai cantieri Sangermani negli anni '90
Siamo saliti a bordo della "Quarta Santa Maria", yacht classico realizzato dai cantieri Sangermani negli anni '90
Ci sono barche che regalano emozioni al primo sguardo anche dopo anni di navigazione. Una di queste è sicuramente la Quarta Santa Maria, yacht a vela classico realizzato nel 1993 dai cantieri Sangermani di Lavagna su progetto del celebre studio americano Sparkman e Stephens.
Con i suoi 26 metri di lunghezza, la Quarta Santa Maria mette in bella mostra le linee dinamiche pur conservando l’eleganza di una tradizionale barca a vela. Durante le due giornate del “SeaYou – Yacht Sales and Charter Days” al Marina di Genova, abbiamo avuto modo di scoprire più da vicino i dettagli di questa imbarcazione.
Design esterno
Come premesso, pur trattandosi di una barca tradizionale varata negli anni 90’, la Quarta Santa Maria ha aperto la strada ad una nuova generazione di yacht grazie alla sua sofisticata tecnologia.
Lo scafo è stato infatti realizzato con la tecnologia “Reinforced-carbon Composite-Laminated wood”. Si tratta di uno scafo in legno di cedro rosso, scatolato con carbonio, senza l’impiego di chiodi. In questo modo si ottiene un risparmio di circa un terzo del peso rispetto agli scafi tradizionali.
Sul primo strato di fasciame è stato applicato un laminato intrecciato di kevlar, unito ad uno strato di carbonio unidirezionale incollato sottovuoto con resina epossidica, per soddisfare gli standard di costruzione del Rina e dell’American Bureau of Shipping.
La coperta, interamente rivestita in teak, è di tipo “flush deck” (a ponte raso), che consente una grande abitabilità con due pozzetti. Salendo a bordo infatti si nota subito la particolarità di due ampi spazi protetti da una tenda da sole. Il pozzetto di manovra permette una navigazione sicura e allo stesso tempo garantisce privacy per gli altri ospiti presenti a bordo. Verso prua, invece, si trova il pozzetto centrale dotato di comodi divanetti e di un desk dove poter gustare la cena e sorseggiare un drink.
Gli interni della Quarta Santa Maria
Gli interni, firmati dallo studio di Interior Design di Lucio Micheletti e Partners, puntano ad uno stile sobrio ed elegante. Scendendo sottocoperta si apre una spaziosa dinette climatizzata, dotata di un tavolo lungo 230 cm, pensato per 10 ospiti. Separata dal salone, si trova poi la zona cucina.
Degna di nota è sicuramente la cabina armatoriale, caratterizzata da un divano capitonnè e da una funzionale scrivania in pelle. Nel rispetto di una filosofia tesa a garantire il massimo del comfort, il bagno della cabina armatoriale è separato, così come quello nelle due cabine vip posizionate a prua, dotate di ampi letti e armadi in stile paglia di Vienna. Sempre nella zona prua si trovano due cabine ospiti con letti a castello e bagni separati. Mentre l’equipaggio ha a disposizione altre due cabine, anch’esse con bagno proprio.
Tra il 2020 e il 2021 i cantieri Mostes si sono occupati di un’accurata opera di refitting in modo da rendere l’imbarcazione adatta per il charter. Per la ricostruzione parziale degli interni e degli esterni, il restauro è avvenuto utilizzando gli stessi materiali del progetto originale, conservando perciò lo stile originale dell’imbarcazione. Insomma, i segni distintivi di Sangermani ci sono tutti. Ora non resta che salire a bordo e scoprire il piacere di una navigazione vecchio stile.
SCHEDA TECNICA – QUARTA SANTA MARIA
Lunghezza totale: 25,40 m
Lunghezza linea di galleggiamento: 20,50 m
Pescaggio: 2,85 m
Dislocamento a pieno carico: 46 t
Superficie velica: 642 mq
Motori: Caterpillar 3208 TA 320 HP
Velocità massima: 11,0 kn
Velocità di crociera: 10,0 kn
Equipaggio: 3
Cantiere: Cantieri Sangermani – Lavagna – Italia
Architetto: Sparkman & Stephens – Newport – Rhode Island – USA
Refit: Cantieri Mostes – Genova Prà – Italia
Argomenti: Cantieri Navali, Daily Nautica, Genova, vela
Bellissima barca, belle foto ma un video così raffazzonato era da evitare!