Nell’acquario di Cala Gonone è arrivata “Ispera”: è il primo squalo nato solo da una femmina
Si tratta del primo caso di fecondazione per partenogenesi documentato tra gli squali palombo
Si tratta del primo caso di fecondazione per partenogenesi documentato tra gli squali palombo
I biologi marini dell’acquario di Cala Gonone, in provincia di Nuoro, devono aver sgranato gli occhi quando si sono accorti che uno dei due esemplari di squali palombo che conservavano in una della grandi vasche era incinta. E non solo perché non è frequente che questi animali si riproducano in cattività, ma soprattutto perché nella vasca c’era solo due esemplari di squalo, ed erano entrambe femmine!
No, no, niente miracoli! C’è una spiegazione scientifica. La fecondazioni per partenogenesi, in altre parole, la fecondazione senza l’intervento di esemplari maschi, è un fenomeno già studiato dalla biologia per altre specie di pesci, anche se rimane comunque la primissima volta che viene documentato per lo squalo palombo. A confermarlo, dopo un anno di studi, è stato l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, che ha portato a termine le analisi genetiche sui campioni biologici degli esemplari dell’acquario di Gonone.
Ispera, così i biologi hanno battezzato la piccola squalo femmina, pesava alla nascita, lo scorso maggio, 1.200 grammi ed era lunga 45 centimetri. Dopo un anno di studi, in una speciale vasca curatoriale, ora Ispera è pronta per essere esibita al pubblico che si reca in questo piccolo paese della Sardegna orientale, abbracciato dall’azzurro golfo di Orosei. Ed è il caso di dire che Ispera somiglia in tutto e per tutto alla mamma, in quanto la partenogenesi altro non è che una sorta di clonazione del genitore.
La nascita per partenogenesi di Ispera sarà di fondamentale importanza per fare luce sul sistema riproduttivo degli squali che è tra i più complicati di tutti gli animali. A differenza degli altri pesci, infatti, gli squali non seguono un processo di fecondazione esterna e la femmina della specie viene fecondata tramite accoppiamento col maschio.
Le loro strategie riproduttive sono tra le più varie: ci sono specie ovipare cioè che si riproducono tramite uova, che poi depongono nell’ambiente, e specie vivipari, dove le femmine trattengono l’uovo in grembo fino alla completa maturazione. A questo ricco campionario, oggi, grazie ad Ispera, che in sardo significa “speranza”, si aggiunge anche la partenogenesi.
Un sentito grazie al biologi marino Andrea Berton che mi ha spiegato tutto su un argomendo di cui non conoscevo niente: la riproduzione degli squali.
La foto è tratta dal sito dell’Acquario di Cala Gonone
Argomenti: Daily Nautica, squali