21 dicembre 2020

Comb Jelly, i “pettini” degli abissi profondi

21 dicembre 2020

Si tratta di una specie di Ctenofori con due lunghi tentacoli e dotati di palette o lamelle vibratili ordinate come i denti di un pettine

Comb Jelly, i “pettini” degli abissi profondi

Si tratta di una specie di Ctenofori con due lunghi tentacoli e dotati di palette o lamelle vibratili ordinate come i denti di un pettine

4 minuti di lettura

Le meraviglie del mondo sottomarino non smettono mai di sorprenderci e le nuove tecnologie ci aiutano ad andare dove nessun uomo è mai giunto prima. Così come gli infiniti spazi celesti potrebbero rivelarci misteri inaspettati, allo stesso modo il mondo degli abissi ha ancora molte cose da mostrare a chi non ha perso la voglia di esplorarlo. Ed ecco che, grazie alle telecamere ad alta definizione montate su un ROV (Remotely Operated Vehicle), un sottomarino a comando remoto, sono stati scoperti e studiati gli esemplari di una nuova specie animale.

È il 10 aprile 2015 e un team di ricerca della NOAA, la National Oceanic and Atmosferic Administration degli Stati Uniti, sta conducendo delle esplorazioni ad alta profondità a nord-ovest di Porto Rico. Il sottomarino, gestito da una nave appoggio e monitorato tramite satellite dalla base a terra, è dotato di un nuovo sistema di telecamere ad alta definizione che permette agli scienziati di vedere il fondo marino e i suoi abitanti con una risoluzione eccezionale.

Il mezzo si trova in un’area ad anfiteatro chiamata Arecibo, all’interno del canyon sottomarino Guajataca, esattamente a 3.910 metri di profondità, dove l’acqua crea una pressione pazzesca e i biologi marini vedono un animale appartenente ad una specie sconosciuta. Anzi, gli esemplari sono tre e stanno nuotando tranquillamente davanti ai loro occhi.

Si tratta di una specie di Ctenofori mai vista prima. Normalmente, gli animali appartenenti a questo phylum sono planctonici, trasparenti, iridescenti e a volte fosforescenti. Sono simili ai Celenterati (polipi, gorgonie, meduse) ma differiscono da questi per la mancanza di cellule urticanti e per la presenza di palette o lamelle vibratili, con le quali catturano il cibo, ordinate come i denti di un pettine.

Sapete qual è il loro nome comune in inglese? “Comb Jelly“, ovvero qualcosa come “pettine di gelatina”. Sono oltre 100 specie animali che, probabilmente, si sono evolute in maniera completamente indipendente dagli altri esseri viventi e sono formate essenzialmente da acqua. Hanno due lunghi tentacoli dotati di cellule adesive che allungano fino a far attaccare le prede, per poi portarle elegantemente alla bocca con movimenti aggraziati.

Inoltre, sono ermafroditi sufficienti, quindi si riproducono con un meccanismo di autofecondazione, diventando allo stesso tempo madri e padri della propria prole. È la prima volta che una specie viene classificata ufficialmente senza averla catturata.

Dopo aver effettuato accurati studi grazie alle immagini prese sott’acqua, all’animale è stato dato il nome di Duobrachium Sparksae: si tratta di una specie bentopelagica, ossia che vive vicina al fondale in mare aperto, con lunghi tentacoli e un corpo che appare rettangolare visto da un lato e arrotondato visto dall’altro. Un’autentica meraviglia, la cui straordinarietà è stata subito notata dagli scienziati della NOAA Fisheries che lavoravano a terra, Mike Ford e Allen Collins, entusiasti della scoperta.

“Quando l’abbiamo osservato cinque anni fa – ha dichiarato Collins in un’intervista – non avevamo capacità di raccolta di campioni con il ROV. In ogni caso, ci sarebbe stato pochissimo tempo per osservare lo ctenoforo dal vivo, in quanto gli animali gelatinosi sono assai delicati, anche più delle meduse, e farlo risalire da tali profondità l’avrebbe ucciso e rovinato. Video e fotografie di alta qualità sono stati dunque fondamentali per descrivere questa nuova specie”.

Comb Jelly - Combing-the-Deep-NOAAs-Discovery-of-a-New-Ctenophore-1“La maggior parte dei Comb Jellies – ha spiegato Collins – hanno 8 file di ciglia simili a pettini che battono ritmicamente, rifrangendo la luce in mille colori mentre nuotano. Le differenti specie sono tutte carnivore e costituite da predatori altamente efficienti che mangiano piccoli artropodi e molti tipi di larve”.

Di seguito il video della NOAA riguardante la scoperta di questi animali e altri incredibili abitanti degli abissi profondi. Rimarrete affascinati anche se i protagonisti non sono i ben più carismatici squali, i simpatici delfini o le grandi balene.

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1 commento

  1. Franco Bertozzi says:

    Documentario molto interessante