30 agosto 2024

“Delfini Metropolitani Adriatico”: a Cattolica al via un nuovo progetto di monitoraggio

30 agosto 2024

"Delfini Metropolitani Adriatico" è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica, Oltremare e Promed

“Delfini Metropolitani Adriatico”: a Cattolica al via un nuovo progetto di monitoraggio

"Delfini Metropolitani Adriatico" è un progetto nato dalla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica, Oltremare e Promed

3 minuti di lettura

Monitorare e studiare lo stato di conservazione dei cetacei lungo le coste romagnole, con un focus particolare sull’impatto dei cambiamenti climatici. E’ l’obiettivo del progetto “Delfini Metropolitani Adriatico”, nato dalla collaborazione tra l’Acquario di Cattolica e Oltremare, due tra le più importanti strutture dedicate alla tutela e alla conservazione della fauna marina in Romagna. con il sostegno dell’ente di ricerca Promed (PRotecting MEditerranean Diversity).

Un’ iniziativa strategica per la biodiversità marina

L’Adriatico settentrionale, con le sue acque poco profonde e con caratteristiche batimetriche uniche, è un habitat fondamentale per il tursiope (Tursiops truncatus), l’unico cetaceo regolarmente presente in questa porzione di mare. Il progetto si propone di monitorare sistematicamente questa specie, utilizzando avanzate tecniche di foto-identificazione per tracciare i movimenti dei delfini e stimare la loro abbondanza. Il lavoro sul campo sarà svolto da un team di ricerca che effettuerà due uscite settimanali da aprile-maggio a ottobre, coprendo un’area di studio di circa 25 miglia nautiche dalla Marina di Cattolica, toccando le acque tra Cervia e Senigallia.

Collaborazione e tecnologia al servizio della ricerca dei delfini

Il progetto è supportato da due imbarcazioni messe a disposizione dalla Marina di Cattolica, un gommone di 8 metri e un cabinato Striker 44 Sport Fisherman, che saranno equipaggiati con strumenti avanzati, come fotocamere con teleobiettivo e dispositivi GPS, per raccogliere dati dettagliati durante le uscite in mare. I ricercatori annoteranno su schede apposite la posizione geografica degli avvistamenti, il numero di individui e piccoli, e scatteranno fotografie delle pinne dorsali dei delfini, utilizzando i “marcaggi naturali” per riconoscere i singoli esemplari.

I dati raccolti saranno caricati su Intercet, una piattaforma GIS sviluppata dalla Fondazione Acquario di Genova, che già possiede un vasto catalogo di dati sui cetacei del Mediterraneo. Questa condivisione di informazioni consentirà ai ricercatori di confrontare i dati del Mar Adriatico con quelli provenienti da altre aree del Mediterraneo, creando un quadro più completo sulla distribuzione e sugli spostamenti dei cetacei.

Il progetto non si limita al monitoraggio dei cetacei ma si inserisce in un contesto più ampio di studio sugli effetti del cambiamento climatico. Il Mar Mediterraneo, è considerato un hotspot climatico, dove gli effetti del riscaldamento globale sono particolarmente pronunciati. Diminuzione delle precipitazioni, riduzione del flusso di nutrienti e surriscaldamento delle acque superficiali sono solo alcune delle minacce che potrebbero alterare gli ecosistemi marini, influenzando la biodiversità e, di conseguenza, la presenza di cetacei.

Parallelamente alla ricerca scientifica, “Delfini Metropolitani Adriatico” avrà un’importante componente divulgativa. Il progetto sarà infatti inserito all’interno della piattaforma Salva una Specie in Pericolo”, un hub che raggruppa vari progetti di conservazione di Costa Edutainment. Saranno realizzate attività didattiche mirate per le scuole e campagne di sensibilizzazione rivolte al grande pubblico, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’importanza della protezione del mare Adriatico.

Una collaborazione che va oltre i confini regionali

La presentazione ufficiale del progetto, avvenuta presso la Marina di Cattolica, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e scientifici di alto livello, tra cui la sindaca di Cattolica Franca Foronchi, Patrizia Leardini di Costa Edutainment e Guido Gnone, coordinatore scientifico di Promed. “Includere la costa romagnola nelle attività di monitoraggio e ricerca – sottolinea lo stesso Gnone – è un passaggio importantissimo per la conservazione dei cetacei nel Mar Mediterraneo”

Questo progetto rappresenta un passo avanti cruciale per la protezione dei cetacei nell’Adriatico, ponendo Cattolica e la Romagna in una posizione strategica all’interno della mappa internazionale di monitoraggio. L’intento a lungo termine è quello di rendere il monitoraggio dei delfini una componente permanente della ricerca marina in Adriatico, contribuendo a salvaguardare la biodiversità di questo prezioso ecosistema.

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