Divisione della NASA studia i fondali sottomarini artici con una flotta di robot
Il progetto si chiama "IceNode" e mira a dispiegare una flotta di robot per raccogliere dati scientifici tesi a migliorare l'accuratezza delle previsioni di innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci
Il progetto si chiama "IceNode" e mira a dispiegare una flotta di robot per raccogliere dati scientifici tesi a migliorare l'accuratezza delle previsioni di innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci
Articolo riservato agli utenti registrati
Sali a bordo della community DN Plus.
Per te, un'area riservata con: approfondimenti esclusivi, i tuoi articoli preferiti, contenuti personalizzati e altri vantaggi speciali
Accedi RegistratiLa divisione della NASA denominata Jet Propulsion Laboratory - Robotic Space Exploration sta lavorando ad un progetto di robotica per contribuire a raccogliere dati sotto la superficie dei ghiacci dell’Artide e dell'Antartide. Il progetto si chiama "IceNode" e mira a dispiegare una flotta di robot autonomi e in grado di immergersi in profondità sotto le piattaforme di ghiaccio per raccogliere preziosi dati scientifici, tesi a migliorare l'accuratezza delle previsioni di innalzamento del livello del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci.
"La NASA - ha affermato Karen St. Germain, direttrice della divisione di Scienze della Terra presso la sede centrale della NASA a Washington - innova a beneficio dell'umanità. I nostri strumenti all'avanguardia e gli strumenti informativi basati sui dati aiutano le comunità e le organizzazioni a rispondere ai pericoli naturali e alle condizioni meteorologiche estreme e a informare le decisioni critiche sulla pianificazione delle infrastrutture costiere".
Come cita la stessa organizzazione americana, "queste informazioni aiuteranno le persone che vivono nelle zone costiere a prepararsi agli impatti causati dall'innalzamento del livello del mare. L'oceano terrestre si sta sollevando, sconvolgendo i mezzi di sostentamento e le infrastrutture nelle comunità costiere di tutto il mondo. Agenzie e organizzazioni stanno lavorando per preparare le persone mentre il mondo cambia intorno a loro e le informazioni della NASA stanno aiutando questi sforzi".
Questi studi sono concentrati infatti ad analizzare l'innalzamento del livello del mare fino al 2150 lungo le coste di tutto il mondo, nonché a prevedere le possibilità concrete di inondazioni nei prossimi 30 anni. Le proiezioni provengono da dati raccolti dalla NASA, dai suoi partner e da modelli computerizzati di calotte glaciali e oceano, nonché dall'ultima valutazione del livello del mare dell'Intergovernmental Panel on Climate Change.
Secondo Ian Fenty, responsabile scientifico di IceNode e climatologo del JPL, i robot dovrebbero fornire informazioni chiave in tal senso. "Abbiamo riflettuto per anni su come superare queste sfide tecnologiche e logistiche e pensiamo di aver trovato un modo. L'obiettivo è ottenere dati direttamente nel punto di congiunzione fra ghiaccio e oceano, sotto la piattaforma glaciale".
"Questi robot - ha spiegato Paul Glick, ricercatore e ingegnere robotico che lavora al progetto - costituiscono una piattaforma per utilizzare strumenti scientifici nei luoghi più difficili da raggiungere sulla Terra. Dovrebbe essere una soluzione sicura e relativamente economica a un problema difficile e noi siamo felici dei progressi raggiunti. La speranza è di continuare a sviluppare prototipi, riportarli nell'Artico per futuri test sotto il ghiaccio marino, e infine vedere l'intera flotta dispiegata sotto le piattaforme di ghiaccio antartiche. Questi sono dati preziosi di cui gli scienziati hanno bisogno".
Fonte foto: Wikipedia