Hera inaugura FIB3R: è il primo impianto in Ue che rigenera la fibra di carbonio – Il video di DN
FIB3R è il primo impianto in Europa su scala industriale che ricicla i compositi in fibra di carbonio riducendo l’impatto ambientale
FIB3R è il primo impianto in Europa su scala industriale che ricicla i compositi in fibra di carbonio riducendo l’impatto ambientale
Il Gruppo Hera, la multiutility leader nei servizi ambientali, idrici ed energetici, ha inaugurato a Imola, nel cuore della Motor Valley, il primo impianto in Europa in grado di rigenerare la fibra di carbonio su scala industriale. Si chiama FIB3R, un nome all’insegna delle tre R che sono alla base del progetto: recover, reduce, reuse, ovvero recuperare la fibra di carbonio e riutilizzarla, riducendo l’utilizzo di fibra vergine e quindi l’impatto ambientale che sarebbe necessario per produrla. Del resto, questo materiale dalle caratteristiche uniche ha assunto un ruolo fondamentale in diversi settori, tra cui spicca anche quello nautico, con la produzione di interi yacht in fibra di carbonio.
Noi di Daily Nautica abbiamo partecipato alla presentazione dell’impianto e abbiamo intervistato Daniele Biondi, responsabile di FIB3R, per capire nel dettaglio il funzionamento di questo processo all’avanguardia.
RECUPERO DELLA FIBRA DI CARBONIO
“All’interno di questo impianto – spiega Daniele Biondi ai microfoni di Daily Nautica – avviene tutta la parte di trattamento termico e chimico della fibra di carbonio. Una volta che la fibra di carbonio viene liberata dalla fibra resinosa, questa può essere rilavorata attraverso altri player esterni per realizzare nuovi materiali”.
Come detto, i settori industriali interessati a questa eccellenza sono sempre di più e vanno dall’automotive all’aerospaziale, dalla nautica all’arredo, fino al tessile e alla moda in senso lato, solo per fare qualche esempio.
VANTAGGI ECOLOGICI
L’impegno per favorire la transizione ecologica e la previsione dell’aumento della domanda di fibra di carbonio hanno portato il Gruppo Hera ad anticipare questo trend, lanciando la sfida di applicare anche a questo materiale il concetto di economia circolare, unendo così crescita economica e sostenibilità ambientale. Che la strada sia quella giusta lo conferma anche l’interesse dell’Unione Europea che ha riconosciuto a FIB3R un contributo di oltre 2,2 milioni di euro nell’ambito del NextGenerationEU per la tecnologia innovativa e la rilevanza strategica dei materiali trattati.
L’investimento complessivo previsto dal Gruppo Hera per realizzare l’impianto di Imola ammonta a 8 milioni di euro. Ad oggi, nell’impianto si prevede una produzione di 160 tonnellate di fibra di carbonio riciclata ogni anno, con un risparmio energetico del 75% rispetto alla fibra vergine.
NUOVE OPPORTUNITÀ DI MERCATO
“Nel suo genere – afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera – FIB3R è il primo impianto in Europa per il riciclo della fibra di carbonio, con l’obiettivo di promuovere filiere corte e circolari, in linea con la nostra strategia di rendere i nostri territori più competitivi e resilienti. FIB3R rappresenta, inoltre, un esempio concreto di come il Gruppo Hera sia in grado di combinare innovazione tecnologica e sostenibilità sfruttando la cross fertilization tra le competenze all’avanguardia delle varie filiere del Gruppo. Il recupero della fibra di carbonio non solo consente di ridurre l’impatto ambientale di questi scarti, ma crea anche nuove opportunità di mercato in settori strategici dell’industria”.
“Investire in infrastrutture circolari di questo tipo – conclude l’amministratore delegato del Gruppo Hera – significa aumentare la resilienza delle filiere produttive, ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime critiche e, al contempo, creare valore attraverso modelli di business sostenibili. Con oltre 100 impianti all’avanguardia e 5 nuove strutture in corso di realizzazione, abbiamo consolidato nel tempo la più grande e moderna piattaforma impiantistica del Paese per il trattamento e recupero di materia, rafforzando il nostro ruolo di operatore di riferimento nel settore e di motore dell’economia circolare in Italia. Il nostro piano industriale conferma questa strategia con investimenti per 2 miliardi di euro nel periodo 2024-2028 destinati alla rigenerazione delle risorse, un impegno che punta a generare valore per tutti i nostri stakeholder”.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità