01 febbraio 2023

La rompighiaccio “Laura Bassi” nel punto più a Sud mai raggiunto da una nave: è record mondiale

01 febbraio 2023

Record mondiale per la nave italiana dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale in missione per il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide

Record mondiale per la nave italiana dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale in missione per il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide

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Record mondiale assoluto per la nave rompighiaccio italiana “Laura Bassi” che ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da una nave, nel corso della campagna oceanografica della 38° Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA).

I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito ad oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280’ S, per effettuare importanti campionamenti nell’ambito del progetto “Bioclever” coordinato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, grazie anche alla collaborazione dell’osservatorio marino MORSea (Università Parthenope).  Si tratta del punto più meridionale mai toccato da una nave nel Mare di Ross, in Antartide.

GHIACCI IN CONDIZIONI STRAORDINARIE

Le condizioni del mare, straordinariamente libero dai ghiacci, hanno consentito di effettuare una profilatura CTD e attività di pesca scientifica a ridosso del Ross Ice Shelf che in questa posizione è particolarmente basso (circa 8 metri di altezza). I primi risultati dello studio dei parametri fisici dell’acqua marina (dalla superficie fino alla profondità prossima al fondale di 216 m) hanno evidenziato la presenza di acqua particolarmente fredda e si confermano di grande importanza per lo studio della dinamica delle correnti nel Mare di Ross.

Inoltre, una prima analisi del materiale prelevato dai ricercatori ha evidenziato un’elevata densità di stadi larvali e giovanili di specie ittiche, evidenziando la presenza di alcune varietà raramente osservate nel Mare di Ross, oltre alla presenza di elevate masse di alghe unicellulari che denotano un’elevata produzione primaria e incoraggiano ulteriori ricerche.

LA MISSIONE DELLA “LAURA BASSI”

Il viaggio della “Laura Bassi” è iniziato lo scorso 17 novembre quando ha lasciato Trieste per raggiungere il porto di Ravenna e da qui, dopo aver caricato personale e materiali, ha intrapreso una navigazione di circa 40 giorni, verso la Nuova Zelanda. Il 5 gennaio ha poi lasciato il porto di Lyttelton alla volta della stazione Mario Zucchelli e del Mare di Ross.

La nave è, infatti, attualmente impegnata nella 38° campagna in Antartide finanziata dal Ministero dell’Università e Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide, gestito dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile per la pianificazione logistica e dal Consiglio nazionale delle ricerche  per la programmazione scientifica.

Quest’anno le attività a bordo della nave “Laura Bassi”, di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, sono state organizzate dall’Unità Tecnica Antartide di ENEA in un’unica rotazione, suddividendo la campagna in due campagne oceanografiche nel Mare di Ross, intervallate dalla sosta alla stazione Mario Zucchelli, nel corso delle quali 46 tra ricercatrici, ricercatori e tecnici si alterneranno per portare avanti le attività di ricerca previste nell’ambito di 8 progetti finanziati dal PNRA, oltre alle attività in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare.

IL RECORD MONDIALE

Il record è stato raggiunto nel corso della prima campagna oceanografica dedicata a sette diversi progetti che prevedevano: attività di lancio e recupero di boe (floating e drifter) per lo studio della circolazione marina, recupero e messa a mare dei mooring (sistemi di misura ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio di caratteristiche fisico e chimiche della colonna d’acqua), carotaggi tramite “multicorer” o “box corer” e carotaggi per lo studio geologico del fondale marino, attività di pesca scientifica e indagini di laboratorio biologico e chimico fisico.

È stata anche condotta un’attività specifica legata alla mappatura del fondale marino per la realizzazione di mappe di aree ancora non cartografate, in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana.

La prima campagna oceanografica si avvicina alla conclusione con il cambio di personale scientifico alla stazione Mario Zucchelli il 4 febbraio. Dopo le operazioni di carico del materiale e dei campioni scientifici provenienti dalle stazioni Mario Zucchelli e Concordia, la Laura Bassi ripartirà il 7 febbraio per la sua seconda campagna oceanografica. Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per il 6 marzo, mentre quello in Italia è atteso per la seconda metà di aprile 2023.

 

Credits Video: Programma Nazionale di Ricerce in Antartide – PNRA

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