21 marzo 2022

Navi da crociera sempre più ecologiche: obiettivo “emissioni zero” entro il 2050

21 marzo 2022

Così le navi da crociera diventano sempre più ecologiche, tanto da ambire ad essere a "emissioni zero" entro il 2050. Tecnologie e nuove alimentazioni riducono le emissioni ma la sfida è anche in banchina

Navi da crociera sempre più ecologiche: obiettivo “emissioni zero” entro il 2050

Così le navi da crociera diventano sempre più ecologiche, tanto da ambire ad essere a "emissioni zero" entro il 2050. Tecnologie e nuove alimentazioni riducono le emissioni ma la sfida è anche in banchina

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Navi da crociera sempre più ecologiche per passeggeri sempre più attenti all’ambiente. La vacanza a bordo dei giganti del mare è fatta di relax, esperienze e tanto lusso. Una crescente coscienza ambientale ha reso un valore aggiunto anche la consapevolezza di navigare a bordo di una “smart city”, con la prua verso un obiettivo ben chiaro: la nave a “emissioni zero”.

Le compagnie stanno lavorando per rendere la nave da crociera una città galleggiante ed ecosostenibile quando è in mezzo al mare ma anche quando è ormeggiata in porto. Le innovazioni vanno dalla propulsione fino alla raccolta dei rifiuti, passando per il cibo avanzato nei ristoranti di bordo, che al primo scalo viene donato ad associazioni benefiche. Tutto questo è un valore che le compagnie crocieristiche “spendono” in termini di promozione e marketing, per intercettare i gusti di una clientela, quella dei passeggeri, fatta di persone che vogliono girare il mondo rispettando le località che visitano.

LA SVOLTA GREEN COMINCIA IN SALA MACCHINE

La prima svolta green arriva in sala macchine, dove il vecchio olio combustibile pesante, un prodotto di scarto della raffinazione, sporco e solforoso, è stato sostituito dal gas naturale liquefatto (Lng), la tecnologia attualmente più avanzata nel settore marittimo per abbattere le emissioni. L’Lng riduce infatti le emissioni di ossidi di zolfo e particolato dal 95 al 100 per cento, diminuendo anche le emissioni di ossido di azoto dell’85 per cento e di CO2 sino al 20 per cento, sia in navigazione sia durante le soste in porto.

Il Gruppo Costa, che comprende i marchi Costa Crociere e Aida Cruise, è stato la prima società al mondo nell’industria crocieristica a utilizzare il gas naturale liquefatto. Al momento la sua flotta conta quattro navi alimentate a Lng: AidaNova, Costa Smeralda, la nuova ammiraglia Costa Toscana e AidaCosma, in arrivo prossimamente.

Costa Toscana rafforza il nostro impegno nell’innovazione responsabile – ha dichiarato Mario Zanetti, direttore generale di Costa Crociere – contribuendo all’utilizzo dell’Lng applicato alle navi da crociera, una tecnologia in cui abbiamo creduto per primi. Stiamo anche lavorando alla sperimentazione di ulteriori novità, come le celle a combustibile e le batterie, con l’obiettivo di arrivare alla prima nave a emissioni zero nette”.

La nuova ammiraglia Costa è lunga 337 metri, larga 42 e ha una stazza lorda di 185mila tonnellate. Ha 2.663 cabine in cui accoglie 6.730 passeggeri, coccolati da un equipaggio di 1.646 persone. I suoi quattro motori la spingono alla velocità di 17 nodi e “il pieno” richiede 3.350 metri cubi di Lng. Il fabbisogno giornaliero di acqua di Costa Toscana è soddisfatto trasformando con l’uso di dissalatori quella del mare e la raccolta differenziata dei rifiuti raggiunge il 100 per cento.

MSC CROCIERE RIDUCE ANCHE IL RUMORE IRRADIATO SOTT’ACQUA

A novembre Msc Crociere riceverà la sua nuova ammiraglia, Msc Seascape. Presentandola, anche Pierfrancesco Vago, executive chairman di Msc Cruises, ha parlato di “visione a lungo termine per raggiungere operazioni di crociera a impatto zero“.

Msc Seascape abbatterà le emissioni, convertendo il gas in azoto innocuo e acqua e, grazie a sistemi ibridi di pulizia dei gas di scarico, rimuoverà il 98 per cento di ossido di zolfo prodotto dalla nave. L’ammiraglia avrà sistemi di trattamento delle acque reflue con standard di purificazione superiori alla maggior parte degli impianti sulla terraferma.

MSC Seashore all’Ocean Cay Msc Marine Reserve, un’isola delle Bahamas

Nuovi sistemi avanzati gestiranno i rifiuti e tratteranno le acque di zavorra, mentre impianti di ultima tecnologia eviteranno scarichi di olio dai macchinari. L’efficienza energetica sarà migliorata anche con sistemi di recupero del calore e di illuminazione a Led. Msc Seascape avrà una tecnologia per gestire anche il rumore irradiato sott’acqua, riducendo i possibili danni ai mammiferi marini.

Msc Seashore, con i suoi 339 metri di lunghezza, è la più grande nave da crociera mai costruita in Italia (gemella della nuova Seascape). È anche la prima nave ad essere dotata di un sistema di sanificazione dell’aria che impiega le lampade Uv-C per eliminare virus e batteri.

Segno dei tempi: è stata varata nel 2020, in piena emergenza Covid. Proprio a seguito della pandemia, un rigido protocollo sanitario ha permesso la ripresa delle crociere e oltre 60 mila turisti si sono imbarcati in sicurezza, mentre hotel e musei erano in ginocchio.

BANCHINE ELETTRIFICATE E MOTORI SPENTI IN PORTO

Le nuove navi di Msc Crociere hanno un sistema di alimentazione dell’energia da terra che, durante l’ormeggio, permette di collegarsi alla rete elettrica locale. Secondo l’ong Transport&Environment, l’Italia è il Paese europeo con le emissioni portuali più alte.

Genova, in particolare, è il decimo porto più inquinante d’Europa, anche se da anni è in vigore il “Genoa Blue Agreement”, un accordo che impegna le navi ad utilizzare carburante con tenore di zolfo inferiore allo 0,1 per cento prima di entrare in porto. Non basta.

La soluzione è l’elettrificazione delle banchine, un progetto ambizioso e datato, reso oggi possibile dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, come annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi durante la sua visita a Genova del 9 febbraio.

LA PRIMA NAVE DA CROCIERA ALIMENTATA A IDROGENO

Nel futuro dei resort sul mare c’è di più: Msc Crociere, Fincantieri e Snam stanno, infatti, lavorando alla costruzione della prima nave da crociera al mondo alimentata a idrogeno. La prima fase riguarda lo studio di fattibilità e lo sviluppo dell’infrastruttura di bunkeraggio.

Dopo aver prodotto l’idrogeno con l’elettrolisi, si può generare energia elettrica con le celle a combustibile, limitando le emissioni a vapore acqueo e calore. Lo studio proseguirà con l’organizzazione degli spazi a bordo per stivare gli impianti a idrogeno e il calcolo dei potenziali risparmi sulle emissioni di gas serra. Msc Crociere vuole raggiungere l’obiettivo “zero emissioni” per la propria flotta entro il 2050. La rotta verso il lusso ecosostenibile ormai è impostata.

 

Giuseppe Orrù

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