Plastica in spiaggia? No, grazie! – I surfer ripuliscono la spiaggia di Recco
Andrea Cavalleroni in collaborazione con Blackwave ha organizzato una raccolta che ha "fruttato" oltre mille pezzi di plastica e polistirolo, più di 240 bottiglie e tanto - purtroppo - altro sulla spiaggia di Recco
Andrea Cavalleroni in collaborazione con Blackwave ha organizzato una raccolta che ha "fruttato" oltre mille pezzi di plastica e polistirolo, più di 240 bottiglie e tanto - purtroppo - altro sulla spiaggia di Recco
La spiaggia di Recco è stata recentemente – ancora una volta – invasa da migliaia di pezzi di plastica e centinaia di bottiglie, in particolare nel tratto finale del letto del fiume che sfocia nella baia. La situazione non è certamente sfuggita ai ragazzi di Blackwave, scuola di surf, che hanno la loro base a Recco. Il motore e l’organizzatore è stato ancora una volta Andrea Cavalleroni, che ha formato una squadra di persone non appena è stato possibile per ripulire tutta la spiaggia ed il letto del fiume.
“Sono molto soddisfatto – ci ha raccontato Andrea – perché nonostante l’organizzazione sia stata un po’ “last minute” l’adesione è stata molto buona. Alla raccolta hanno partecipato 25 persone che hanno dato il loro fondamentale contributo nella pulitura della spiaggia. Non riusciamo ad avere una pianificazione precisa perché ogni volta dipende dalle condizioni meteo marine, che devono essere di calma piatta per poter lavorare al meglio e ovviamente dallo stato di salute della spiaggia. Questa volta ci siamo attivati perché il letto del fiume era letteralmente ricoperto di plastica e bottiglie, ma non solo”.
Non è la prima volta che Andrea Cavalleroni organizza un’iniziativa di questo tipo, simile alle Clean Up organizzate da Outdoor Portofino (CLICCA QUI) lungo tutto il tratto di costa da Camogli a Niasca. Si tratta di attività importantissime che permettono di migliorare, almeno temporaneamente le condizioni di salute del mare e la vivibilità delle spiagge.
“Dopo due ore – ha continuato Andrea – avevamo levato il grosso. Poi abbiamo iniziato a levare i frammenti di plastica e micro-plastica, quelli che di solito sono tra le alghe e i legnetti, ed è stato un lavoro davvero utile, perché sono le parti che i pesci e gli uccelli ingeriscono più facilmente. Abbiamo riempito 45 sacchi di rifiuti raccogliendo 243 bottiglie e oltre 900 pezzi di plastica tra i 2 e i 50 cm.“
Lo scopo dell’iniziativa non si limita alla semplice riqualificazione della spiaggia, ma mira a sensibilizzare quante più persone sulla quantità eccessiva di rifiuti plastici che produciamo e abbandoniamo ogni giorno.
Argomenti: ambiente-&-sostenibilità, Daily Nautica