Proteggere l’oceano partendo dalle città
Il 27 febbraio in Cina si è conclusa la prima Conferenza Internazionale delle Città Costiere del Decennio del Mare
Il 27 febbraio in Cina si è conclusa la prima Conferenza Internazionale delle Città Costiere del Decennio del Mare
Co-progettare percorsi scientifici volti a rafforzare il contributo dell’oceano allo sviluppo sostenibile delle città costiere. E’ l’obiettivo della prima Conferenza Internazionale delle Città Costiere del Decennio del Mare che si è conclusa il 27 febbraio a Qingdao West Coast New Area, in Cina. L’evento, dal titolo “Better Ocean, Better City” (Un Oceano Migliore, una Città Migliore), è stato organizzato dal Comitato di Gestione della Qingdao West Coast New Area e dal Centro di Cooperazione Internazionale del Decennio del Mare, in cooperazione con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO).
La Prima Conferenza Internazionale sulle Città Costiere a Qingdao. [Fonte: https://english.news.cn/]
Le città costiere sono tra gli insediamenti umani in più rapida crescita al mondo
Le città costiere ospitano oltre il 40% della popolazione mondiale e se da un lato rappresentano degli hotspot di crescita economica, dall’altro si trovano in prima linea nell’affrontare minacce sempre più gravi legate al cambiamento climatico, inquinamento marino e altri rischi ambientali.
Popolazione a rischio nel 2050 con un innalzamento previsto di 0.50 metri secondo l’IPCC. [Fonte c40.org]
Un Decennio per il Futuro degli Oceani (2021-2030)
Il Decennio del Mare rappresenta un’opportunità unica per sfruttare la scienza e la conoscenza oceanica per affrontare le sfide globali legate alla protezione dell’oceano, rafforzare la resilienza delle città costiere ai cambiamenti globali e migliorare le condizioni di vita e il benessere dei loro abitanti.
La prima Conferenza Internazionale delle Città Costiere rientra quindi nella serie di iniziative e azioni che possono riunire la comunità globale e coinvolgere stakeholder e politici affinché contribuiscano allo sviluppo sostenibile delle città che si affacciano sul mare e alla protezione dell’Oceano. Al termine di questo grande evento è stata pubblicata la Dichiarazione di Qingdao, che invita le città costiere a livello globale a generare e utilizzare la scienza e la conoscenza per prendere decisioni informate e collaborare nella costruzione di partenariati blu sostenibili ed equi.
Aree Marine Protette per tutelare la biodiversità marina
Tra gli obiettivi scritti nella dichiarazione è presente anche l’invito alle città costiere di tutto il mondo a rafforzare la creazione di aree marine protette, a sviluppare meccanismi di cooperazione e a istituire fondi dedicati al sostegno del ripristino e della conservazione degli ecosistemi critici, come le barriere coralline, le praterie di fanerogame (tra cui Posidonia oceanica) e le foreste di mangrovie. Si sottolinea quindi l’importanza di queste zone, fondamentali per il sostentamento delle comunità costiere e il benessere degli ecosistemi.
Questo approccio mira a migliorare la conoscenza dell’oceano, affrontare il cambiamento climatico globale, proteggere la biodiversità marina, promuovere l’innovazione nella scienza e nella tecnologia marina e sviluppare un’economia sostenibile basata sull’oceano, contribuendo così al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.
Le città costiere si trovano al centro della sfida climatica e, tenendo conto che il 30% della popolazione italiana risiede in comuni costieri, le decisioni che si prenderanno localmente e globalmente avranno un impatto sulle nostre vite. Partendo dalle città è possibile quindi promuovere attività utili alla protezione dell’oceano e di noi stessi. Agire ora è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per milioni di persone.