24 marzo 2025

Un respiro su due lo dobbiamo alle foreste marine

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Per la Giornata Internazionale delle Foreste celebriamo insieme l'importanza delle "Foreste del Mare"

Un respiro su due lo dobbiamo alle foreste marine

Per la Giornata Internazionale delle Foreste celebriamo insieme l'importanza delle "Foreste del Mare"

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Quando pensiamo alla parola “foresta” la prima cosa che ci viene in mente è una macchia verde e marrone più o meno fitta costituita da alberi. In realtà anche in mare esistono le foreste e anche loro forniscono dei servizi essenziali all’essere umano. Le "Foreste del Mare" possono essere costituite da alghe, come le Kelp, gigantesche alghe brune della famiglia delle Laminariacee, oppure da vere e proprie praterie di piante marine come Cymodocea nodosa Posidonia oceanica, entrambe endemiche del Mediterraneo.

[caption id="attachment_166201" align="alignnone" width="600"] Foresta di Kelp [Fonte: American Oceans][/caption]

Il polmone della terra

Le alghe e le piante marine insieme producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo e allo stesso tempo assorbono il 30% della CO2 in eccesso a causa delle attività antropiche. Oltre a questo servizio, assorbono circa il 90% del calore in eccesso, causato dalle emissioni di gas serra. In questo modo contrastano i cambiamenti climatici e rallentano gli effetti devastanti che già in questi anni stiamo toccando con mano.

Barriere contro l'erosione costiera

Trovandosi vicino alla costa, inoltre, le foreste marine proteggono il litorale dall’erosione. Con le loro strutture attenuano infatti il moto ondoso e riducono la quantità di sabbia portata via dal mare. Avete presente quegli accumuli di “alghe” secche che spesso troviamo sulle coste? Bene, è proprio grazie a loro, le “banquette” costituite dalle foglie morte di Posidonia oceanica, che possiamo goderci il mare in spiaggia anno dopo anno.

[caption id="attachment_166211" align="alignnone" width="600"] Banquette di foglie morte di Posidonia oceanica[/caption]

Rifugio per migliaia di specie

All’interno delle foreste di Kelp o nell’intricata prateria di Posidonia oceanica vivono in maniera fissa o solo di passaggio tantissime specie. Una foresta di kelp può ospitare animali appartenenti a molti gruppi: anellidi, cordati e artropodi, ma anche echinodermi, briozoi, cnidari, molluschi, platelminti, brachiopodi e poriferi. Nel Mediterraneo le praterie di Posidonia oceanica rappresentano il rifugio per il 25% delle specie marine, nonostante ricoprano mendo dell’1% dei suoi fondali. Possiamo trovare anche qui differenti gruppi e specie che si nutrono delle foglie, come il riccio di mare (Paracentrotus lividus), o specie che si mimetizzano per trovare riparo, come il Pesce Ago (Sygnathus typhle). Inoltre si possono trovare anche tante specie epifite, ovvero batteri, alghe e briozoi che colonizzano la superficie delle foglie e i rizomi della pianta.

[caption id="attachment_166204" align="alignnone" width="600"] Pesce ago cavallino in una prateria di Posidonia [© Xavi Salvador Costa][/caption]Le "Foreste del Mare" sono quindi fondamentali per il Pianeta Terra e di conseguenza per la nostra sopravvivenza. La prossima volta che ci tuffiamo in mare e prendiamo un respiro profondo tra una bracciata e l’altra, ricordiamoci che quel respiro è possibile grazie a loro.