06 febbraio 2023

Una scogliera artificiale per salvare l’ambiente e incentivare il surf: intervista a uno degli ideatori del progetto GOA

06 febbraio 2023

Una scogliera fatta di materiali compatibili con l’ecosistema locale, permetterà il frangimento delle onde al largo e la formazione di un'onda adatta per il surf

Una scogliera artificiale per salvare l’ambiente e incentivare il surf: intervista a uno degli ideatori del progetto GOA

Una scogliera fatta di materiali compatibili con l’ecosistema locale, permetterà il frangimento delle onde al largo e la formazione di un'onda adatta per il surf

4 minuti di lettura

La Liguria è un territorio per molti versi da conquistare, bellissimo e fragile allo stesso. Il mare ne contraddistingue il fascino, ma a volte ne caratterizza anche asperità e fatiche, come quando violente mareggiate, ad esempio quella dell’inizio dell’anno, devastano gli arenili ma anche le strutture e le infrastrutture che li lambiscono.

È possibile proteggere il litorale dall’erosione costiera e dalla forza del mare, creando, allo stesso tempo, le condizioni per uno sviluppo del territorio che richiami cittadini e turisti con attività outdoor legate all’ambiente marino?

Secondo Nicolò Di Tullio, biotecnologo marino, atleta azzurro di paddleboard e campione di coppa del mondo di surflifesaving non ci sono dubbi. Assieme a Filippo Perata, Luca Puce e Massimiliano Omero ha ideato, alcuni anni fa, il Genova Ocean Agorà (GOA), un progetto di sviluppo territoriale che ha l’obiettivo di ridurre l’erosione costiera e creare le condizioni per la pratica degli sport da “scivolamento in mare” (come il surf). “In questo modo – racconta Di Tullio a Daily Nautica – è possibile riqualificare le aree interessate dal punto di vista economico, sociale e anche ambientale sottomarino”.

Presentato al Hackaton Blue 2020, organizzato dal Comune di Genova per mezzo del Genova Blue District, il Genova Ocean Agorà si è aggiudicato il premio della giuria degli stakeholder, nella call dedicata ai temi dell’accessibilità e della fruizione sostenibile del mare.

Abbiamo chiesto al biotecnologo marino e atleta azzurro di spiegarci più nello specifico, in cosa consista il progetto, che il team ha ipotizzato di realizzare nel quartiere genovese di Sturla, luogo più volte protagonista di violenti fenomeni erosivi dovuti ad eventi meteo-marini intensi.

Progetto GOA: l’importanza di una reef artificiale 

Il progetto / spiega Di Tullio – consiste in due parti. La prima, infrastrutturale,  è quella della reef artificiale, una scogliera soffolta fatta di materiali compatibili con l’ecosistema locale, comprendente un’area di circa 100 m di larghezza e 250 m di lunghezza (ma le  dimensioni sono indicative), che se opportunamente ingegnerizzata da ricercatori, idrologi, ingegneri costieri che collaborano con noi, può permettere  il frangimento delle onde al largo e non a terra, riducendo in questo modo sia i fenomeni erosivi della costa, sia delle infrastrutture costiere costruite sulla spiaggia, che della dispersione di sedimento. Allo stesso tempo, se opportunamente studiata, l’infrastruttura può permettere la creazione di una forma di onda particolare che è quella utile alla pratica degli sport del surf, windsurf, kitesurf etc…”.

Il secondo elemento innovativo del progetto GOA: il processo

Se la realizzazione di un’infrastruttura innovativa può mitigare il rischio ambientale di un territorio, da sola non è sufficiente a fornire ad esso anche uno nuovo slancio vitale. Per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno del coinvolgimento di chi quel luogo (o quel quartiere) lo vive.

Il progetto di sviluppo territoriale – sottolinea il biotecnologo marino – prevede il coinvolgimento dei cittadini. In particolare, si è ipotizzato di realizzare il progetto GOA in un quartiere di Genova che è quello di Sturla. Si tratta di un quartiere con una tradizione marittima antica ma che negli anni ha perso, diventando sostanzialmente un quartiere di passaggio. Questa tradizione marittima è ancora fortemente radicata nel territorio, anche se attualmente poco espressa. Chi ne dimostra l’esistenza sono le società sportive storiche, che lì vi sono, come la società sportiva Sturla, l’Unione sportiva subacquei Gonzatti, il Circolo vele vernazzolesi o la Società sportiva Urania per citarne alcune. Tutte queste realtà sportive possono mettere a frutto l’esperienza centenaria che hanno, contribuendo allo sviluppo del processo partecipato del territorio costiero”.

La validità del progetto GOA sembra essere evidente, ma per partire servono risorse: economiche e anche esperienziali.

“Ora mancano solo i fondi”

“Quello che stiamo cercando – conclude Di Tullio – è uno o più sponsor che ci permettano di pagare lo studio di pre-fattibilità che è fissato attorno ai 50.000 euro, ma anche dei volontari che abbiano voglia di aiutarci, facendosi promotori di un coinvolgimento locale, aiutandoci a sviluppare un sito internet e i social o anche esperti tecnici che volessero farsi avanti come idrologi, climatologi e ingegneri costieri. Abbiamo già tutte queste competenze all’interno dei volontari civici che collaborano allo sviluppo del progetto, ma siamo aperti e disponibili per un ulteriore confronto”.

Il  3 febbraio, intanto, si è tenuta la prima assemblea pubblica dove gli organizzatori del progetto hanno già registrato più di 200 adesioni. Chi volesse far parte del progetto GOA può contattare i suoi ideatori alla mail: genovaoceanagora@gmail.com. Chi volesse invece supportare idealmente il progetto, può farlo firmando la petizione attivata sul portale Change.org QUI 

Argomenti:

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.