Addio a Cesare Sangermani. La nostra video intervista del 2012
Dopo Willy Persico, anche Cesare Sangermani ci ha lasciato. Vogliamo ricordarlo con una nostra video intervista
Dopo Willy Persico, anche Cesare Sangermani ci ha lasciato. Vogliamo ricordarlo con una nostra video intervista
In meno di una settimana un altro “grande” della nautica se n’è andato. Dopo Willy Persico, oggi ci ha lasciato Cesare Sangermani, un altro costruttore di barche a vela.
Lo avevamo intervistato al Salone Nautico, a bordo di “Pegasus”, una delle imbarcazioni da lui disegnate e ci aveva raccontato una storia di lavoro e passione lunga più di un secolo e alcuni aneddoti esilaranti (primo su tutti quello relativo a Gianni Agnelli).
Lo chiamavano Cesarino, per distinguerlo dal padre Cesare “Cesarone” Sangermani. Le loro barche, rigorosamente in legno, sono state costruite in collaborazione con famosi designer internazionali come Sparkman & Stephens, Laurent Giles, German Frers, Bruce Farr, Doug Peterson e Ron Holland.
Il Cantiere Sangermani fu fondato verso la fine del 1800 da Ettore, detto “Dorin”, nonno di Cesare (il padre si chiamava anche lui Cesare), in un capannone a Mulinetti, vicino a Recco. Nel 1934 si trasferì a Rapallo e poi, per avere più spazi perché dalla costruzione di piccole derive si era passati a scafi più grandi, nel ’44 la scelta cadde su Riva Trigoso.
Proprio in quell’anno l’Arcivescovado di Genova commissionò a Sangermani un’imbarcazione a motore di 40 metri per consentire a un gruppo di ebrei di raggiungere il futuro stato di Israele. Nel 1946 avvenne il definitivo trasferimento a Lavagna, nella storica sede di via dei Devoto.
Argomenti: Cantieri Navali, Daily Nautica, Saloni Nautici
