02 maggio 2020

Anche la Sicilia ritorna a vivere il mare: via libera a uscite in barche a vela (da soli), canoa e canottaggio

02 maggio 2020

La Regione Sicilia apre alle attività sportive, alla navigazione a vela individuale, alla consegna delle imbarcazioni e alle attività di manutenzione a bordo da parte degli armatori

Anche la Sicilia ritorna a vivere il mare: via libera a uscite in barche a vela (da soli), canoa e canottaggio

La Regione Sicilia apre alle attività sportive, alla navigazione a vela individuale, alla consegna delle imbarcazioni e alle attività di manutenzione a bordo da parte degli armatori

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La Sicilia si aggiunge all’elenco, ormai sempre più lungo, delle Regioni che allentano i divieti nei confronti dei diportisti e di chi pratica discipline sportive legate al mare. Con una delibera, infatti, la Regione Sicilia ha riaperto alle attività sportive, alla navigazione a vela individuale, alla consegna delle imbarcazioni e alle attività di manutenzione a bordo da parte degli armatori.

Confindustria Nautica ottiene così un altro successo, piantando un’altra “bandierina” nella mappa dell’Italia che riapre alla nautica, grazie al lavoro di rapporti istituzionali svolto in queste settimane nei confronti dei governatori delle regioni italiane.

Con un’ordinanza emessa il 30 aprile, infatti, la Regione Sicilia consente (art. 8) l’attività sportiva in forma individuale, comprendendo tra le discipline autorizzate anche la vela. Un’ottima notizia per le società sportive, che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione.

L’ordinanza consente anche la consegna delle imbarcazioni e le attività di manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da parte del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro (art. 9). Tutte le attività devono essere però effettuate nel rispetto delle norme di sicurezza e di prevenzione previste nel DPCM del 26 aprile scorso. L’ordinanza entra in vigore lunedì 4 maggio e sarà in vigore fino al 17 maggio.

Il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, appena appresa la notizia, ha espresso apprezzamento per la decisione e ringraziato il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, per aver accolto le proposte avanzate dall’associazione di categoria nel dossier inviato alla Regione Sicilia, nell’ambito del quale erano stati rappresentati tutti gli elementi tecnici e giuridici a sostegno della riapertura delle attività del diporto.

Sempre da lunedì 4 maggio, in virtù delle disposizioni del DPCM del 24 aprile scorso, potranno riaprire anche le attività dei mediatori e broker nautici su tutto il territorio nazionale.

TORNANO GLI SPORT IN MARE

A proposito della ripresa dell’attività sportiva, l’ordinanza della Regione Sicilia dice che “è consentita l’attività sportiva in forma individuale, ovvero con un accompagnatore per i minori e le persone non autosufficienti, compresa la pesca sportiva, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio“.

Possono riaprire, quindi, anche i circoli, le società e le associazioni sportive, che “sono autorizzate all’espletamento delle proprie attività, purché in luoghi aperti“. A titolo esemplificativo e non esaustivo, la disposizione si applica alle seguenti discipline: tennis, ciclismo, canoa, canottaggio e vela, equitazione, atletica e golf.

I rappresentanti legali delle strutture (sportive, ndr) sono tenuti – recita l’ordinanza – a comunicare l’inizio delle attività al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale competente per territorio, dichiarare di essere nelle condizioni di garantire la sanificazione periodica degli spogliatoi e degli spazi comuni” e “autocertificare la sussistenza dei requisiti di rispetto delle regole precauzionali secondo la circolare che verrà emanata dall’Assessorato regionale della Salute“.

ARMATORI IN BANCHINA

L’articolo 9 riguarda invece le disposizioni comuni per lo svolgimento delle attività produttive e commerciali. Tra queste rientrano anche la “manutenzione e riparazione delle imbarcazioni da parte del proprietario o del marinaio con regolare contratto di lavoro, nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19. Tale attività è consentita solo nei giorni feriali“.

Via libera anche alla “consegna delle imbarcazioni, compreso lo spostamento dal cantiere all’ormeggio, manutenzione, vigilanza, pulizia e sanificazione degli arenili, ivi compreso l’allestimento, il montaggio e la manutenzione dei pontili e delle strutture amovibili“.

 

Giuseppe Orrù

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1 commento

  1. Ettore says:

    Che follia… A casa di sta tutti insieme in famiglia…. Si dorme nello stesso letto con la moglie … Ma…. Non si può uscire in barca a vela con la propria famiglia … Può uscire solo l’armatore … E come fa da solo a manovrare il motore, le cime di ormeggio e la fase di partenza e di ormeggio alla banchina. ? Ma qualcuno potrebbe suggerire che da soli alcune cose non so possono fare in barca a vela ?