04 novembre 2018

A Lavagna la mareggiata libera 100 mila orate e branzini d’allevamento. I pescatori prendono d’assalto moli e scogliere

04 novembre 2018

Perdute oltre 400 tonnellate di pesce dalle vasche d'acquacultura della ditta Aqua: un danno milionario per il settore

A Lavagna la mareggiata libera 100 mila orate e branzini d’allevamento. I pescatori prendono d’assalto moli e scogliere

Perdute oltre 400 tonnellate di pesce dalle vasche d'acquacultura della ditta Aqua: un danno milionario per il settore

2 minuti di lettura

La società Aqua, che gestisce il centro di acquacoltura di Lavagna, sta subendo un grosso danno dopo la mareggiata dei giorni scorsi. Circa 100 mila pesci, tra orate e branzini, sono fuoriusciti dalle cinque grandi vasche di allevamento installate nello specchio d’acqua davanti alla cittadina del Tigullio.

Le vasche, come avviene abitualmente in caso di mareggiate, erano state calate sul fondale per ridurre i rischi di rottura delle reti che contengono il pesce. Con la tempesta, però, decine di migliaia di pesci sono riusciti a liberarsi dalle reti e la voce si è subito sparsa tra i pescatori professionisti di Lavagna e Sestri Levante, che  hanno  approfittato della situazione facendo incetta di orate e branzini con reti da posta. Anche decine di pescatori dilettanti stanno prendendo d’assalto scogliere e moli per partecipare a questa sorta di pesca miracolosa.

Il personale della Locamare Sestri Levante della Guardia Costiera ha intensificato i controlli per evitare che i pesci catturati dai dilettanti vengano venduti a ristoranti e alberghi. Non ci sono ancora numeri precisi ed ufficiali: le condizioni del mare non hanno ancora permesso una verifica totale degli impianti, ma si tratta comunque di un danno milionario per Aqua, l’unica azienda di itticoltura nel Tigullio.

 

Elisa Teja

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