Indagato nell’ambito del terremoto giudiziario in Regione Liguria, il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, si è autosospeso dall’incarico. Ad assumere la guida dell’Associazione dell’industria e della filiera della nautica da diporto sarà Piero Formenti, già vice presidente anziano di Confindustria Nautica, la cui nomina è stata ratificata  ieri dal Consiglio generale, come previsto dallo statuto.

L’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti (ai domiciliari) e dell’ex presidente dell’Autorità del sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Pier Emilio Signorini, ha coinvolto infatti anche i vertici di Confindustria Nautica, in un filone dell’inchiesta partita dalla Procura di La Spezia.

“In relazione alle indagini in corso, al di là della misura cautelare e dei suoi effetti – si legge in una nota di Confindustria Nautica – fino a quando non sarà fatta chiarezza il presidente Saverio Cecchi, con lo spirito di servizio che ha contraddistinto l’ultra quarantennale attività a favore della filiera, ha ritenuto di autosospendersi dall’incarico”.

L’indagine ha coinvolto anche Alessandro Campagna, direttore de I Saloni Nautici srl. La stessa nota sottolinea che “le attività dell’associazione e del Salone Nautico Internazionale di Genova proseguono senza interruzione alcuna, sotto la guida del Consiglio di Presidenza di Confindustria Nautica e del Consiglio di Amministrazione della Società I Saloni Nautici srl”.

Sia Saverio Cecchi che Alessandro Campagna sono stati colpiti dalla misura cautelare interdittiva del divieto di esercitare professioni, imprese o uffici direttivi delle persone giuridiche che svolgono attività d’impresa.

Le posizioni dei due dirigenti paiono comunque marginali all’inchiesta. Gli investigatori vogliono chiarire, in particolare, l’iter della legge regionale che ha portato a quasi raddoppiare il contributo della Regione Liguria al Salone Nautico di Genova, passato da 400 mila a 780 mila euro. A Campagna, invece, viene contestato l’acquisto di confezioni di acqua minerale in tetrapack marchiate con il logo del Salone Nautico e distribuite durante l’evento da un’azienda facente capo a Matteo Cozzani, il capo di gabinetto del governatore Toti, anche lui agli arresti domiciliari.