Discese fluviali in kayak: la storia di Francesco Balducci, un lavagnese da Guinness dei primati – intervista di LN
La nostra intervista al medico e dentista di Lavagna che, con il suo kayak, ha pagaiato in oltre mille fiumi di tutti i continenti
La nostra intervista al medico e dentista di Lavagna che, con il suo kayak, ha pagaiato in oltre mille fiumi di tutti i continenti
Originario di Lavagna, medico e dentista di professione a Genova, innamorato delle cascate e del kayak. Il dottor Francesco Balducci nel 2002 è entrato nel Guinness dei primati per il maggior numero di discese fluviali (all’epoca seicento, oggi sono oltre mille) compiute in tutti i continenti.
“Alla soglia dei sessantadue anni di età -ha raccontato Balducci a Liguria Nautica- ho ancora la passione di un trentenne e il desiderio di conoscenza, soprattutto di percorsi nuovi. Anche in Liguria -ha spiegato il dottore- esistono tanti corsi d’acqua stupendi, ad esempio il Rio Tonno, affluente del Brevenna nei pressi di Casella”.
Il contatto con la natura e l’amore per l’acqua sono al centro della sua vita ma Francesco è impegnato anche in altre attività diverse e originali, è stato ad esempio attore per la trasmissione televisiva “Scherzi a parte” e modello per vari calendari.
“A otto anni -ha ricordato Balducci ai microfoni di Liguria Nautica- ho provato la prima canoa sull’Entella, poi ho iniziato a pagaiare in mare con una canoa in vetroresina nel 1978 all’età di ventidue anni. Così ho affinato la tecnica come autodidatta e ho compiuto anche lunghe traversate, in particolare da Lavagna a Genova”.
Dal mare, il dottore è passato alle acque dei fiumi: “Nel settembre del 1979 -ha dichiarato- ho disceso il mio primo fiume, l’Orba, dal Lido di Predosa a Casal Cermelli. Da quel giorno non mi sono più fermato e, dopo aver frequentato un corso di kayak sul fiume Trebbia e poi sul Sesia, mi sono lanciato con alcuni amici in moltissime avventure fluviali, fondando il Canoa Club Acque Azzurre Genova, uno dei primi dedicato a escursionismo ed esplorazione fluviale”.
Negli anni Novanta è infine diventato maestro di kayak fluviale della Federazione Italiana Canoa Kayak e ha fondato il gruppo Only Kayak “con diversi atleti italiani di alto livello -ha sottolineato Balducci- tra i quali Massimo Sereno, Davide Prando, Piero Bertoni, Andrea Piutti, Carlo e Roberto Bogazzi, Massimo Noceti”.
Per lo sportivo ligure, anche dopo aver superato i sessant’anni serve tanta preparazione atletica e psicologica, tanta tecnica e palestra e tanto studio delle acque che si devono affrontare perché “il fiume -ha spiegato- è una vera e propria entità“. In passato è stato atleta di triathlon, tetrathlon (disciplina che unisce nuoto, canoa, mountain bike e corsa), si è cimentato in alcune ultra-maratone ed è stato più volte seguito dalla televisione per le sue imprese.
“Ho anche praticato canoa polo –ha proseguito il dottore- organizzando il primo Campionato Ligure e giocando nella prima Nazionale Italiana. Contemporaneamente ho fatto windsurf, quando ancora le tavole erano di legno per poi arrivare ai semifloater e ai sinker, windsurf radicali ed estremi da usare solo con venti molto forti”, ha concluso Balducci. In quarant’anni di attività, dal 1978 ad oggi, Francesco non si è mai stancato di pagaiare, scendendo per 1030 fiumi in 40 stati differenti e in tutti e cinque i continenti.
In particolare in Italia, Francia continentale e Corsica ( 15 volte ), Germania, Austria ( 10 volte ), Svizzera ( 14 volte ), Spagna ( 7 volte ), Portogallo ( 3 volte ), Slovenia ( 7 volte ), Norvegia ( 5 volte ), Grecia ( 3 volte ), Canada e Stati Uniti, Messico, Honduras e Guatemala, Costarica ( 3 volte ), Venezuela, Cile, Ecuador, Marocco, Isola di Reunion ( 2 volte ),Turchia, Taiwan, Tasmania e Nuova Zelanda ( 2 volte ), Argentina ( 2 volte ), Repubblica Dominicana ( 2 volte ), Svezia, Finlandia, Croazia, Bosnia, Montenegro, Panama, Macedonia, Colombia, Serbia, Bulgaria, Malesia e Albania.
Elisa Teja
Argomenti: Daily Nautica, Genova