06 novembre 2018

Mareggiata, Toninelli visita il Tigullio: “Un commissario e procedure semplificate per gestire l’emergenza”

06 novembre 2018

Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli oggi ha fatto un sopralluogo a Santa Margherita, Portofino e Rapallo, visitando le zone più colpite dalla mareggiata dei giorni scorsi. “La priorità ora è togliere Portofino dall’isolamento”

Mareggiata, Toninelli visita il Tigullio: “Un commissario e procedure semplificate per gestire l’emergenza”

Il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli oggi ha fatto un sopralluogo a Santa Margherita, Portofino e Rapallo, visitando le zone più colpite dalla mareggiata dei giorni scorsi. “La priorità ora è togliere Portofino dall’isolamento”

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“Sono qui per constatare i danni e anche per portare le esigenze della regione intera al Consiglio dei ministri che faremo tra giovedì e venerdì, perché nella dichiarazione dello stato d’emergenza non può non esserci la Liguria. E quindi dovrà esserci anche un commissario che abbia la possibilità di seguire procedure semplificate. Queste sono emergenze che non possiamo trattare nella maniera ordinaria”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che oggi ha visitato i paesi del Tigullio più colpiti dalla violenta mareggiata dei giorni scorsi.

La visita del ministro, che era già venuto più volte in Liguria nei mesi scorsi dopo il crollo di Ponte Morandi, è iniziata con un sopralluogo nella sede del Circomare della Guardia Costiera di Santa Margherita Ligure, gravemente danneggiata dalla mareggiata, con il soffitto che è crollato, costringendo 12 militari ad evacuare la caserma.

I SOPRALLUOGHI

Toninelli è salito poi a bordo di una motovedetta della Capitaneria, per raggiungere Portofino, dove ha constatato le condizioni di isolamento in cui il borgo più famoso del mondo si trova dopo il crollo della strada provinciale che lo collegava a Santa Margherita Ligure. “La strada di Portofino -ha sottolineato il ministro- è la priorità del territorio. Lo Stato c’è, darà una mano ma lo farà principalmente per semplificare le procedure. Se si dovessero rispettare le attuali norme, i tempi sarebbero molto lunghi”, ha ricordato.

Subito dopo Toninelli si è trasferito a Rapallo, dove ha incontrato gli amministratori locali e i giornalisti. Ad accogliere il ministro è stato il sindaco, Carlo Bagnasco, che ha lanciato un appello all’esponente del governo: “Perdere tempo è un lusso che non possiamo permetterci nel Golfo del Tigullio. Dobbiamo ripartire a Pasqua -ha affermato il primo cittadino – con soluzioni intelligenti. Non dirò la classica frase ‘non dimenticatevi di noi’. Potete anche dimenticarci ma dateci i soldi”.

IL MODELLO GENOVA

Prima di tornare Roma, il ministro ha indicato Genova come “modello” per la gestione delle emergenze. Infatti, per quanto contestate, le modalità della gestione dell’emergenza dopo il crollo di Ponte Morandi, secondo Toninelli sono la strada più giusta da seguire, anche in altre zone d’Italia. Il governo ha stimato complessivamente in 3 miliardi di euro i danni causati dalla recente ondata di maltempo.

Le emergenze sono tante -ha spiegato Toninelli- da Nord a Sud. Bisogna affrontarle nella stessa maniera in cui abbiamo affrontato il dramma di Genova. Abbiamo messo i soldi sufficienti e necessari per far ripartire una città così importante, abbiamo messo le modalità di semplificazione delle procedure con un commissario. Quindi utilizziamo il modello Genova-ha dichiarato il ministro- anche per le tante altre emergenze. Risolviamo i problemi bene e velocemente”.

La tragedia di Genova -ha poi aggiunto- penso rappresenti il modello di intervento delle istituzioni corretto. Nei prossimi giorni il dl Genova verrà approvato, arriveranno i soldi e penso che verranno usati al meglio. Questo modello penso possa essere replicato perché anche qui affinchè si torni alla normalità il prima possibile”.

Il ministro Toninelli a Santa Margherita Ligure

Il ministro Toninelli a Santa Margherita Ligure

GETTITO IMU AI COMUNI?

Secondo la Regione, i danni in tutta la Liguria si aggirerebbero intorno ai 200 milioni di euro, oltre ai 20 – 30 milioni di euro per la gestione delle somme urgenze. Tra le varie proposte di cui si parlava nei giorni scorsi, c’era anche quella di lasciare il gettito dell’Imu ai Comuni colpiti dal maltempo. Una proposta che sarà affrontata in Consiglio dei ministri a Roma. Sulla quale il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, pare non voglia entrare nel merito.

L’importante -ha detto-è che arrivino le risorse necessarie per i lavori che dobbiamo fare e per aiutare le imprese del nostro territorio. Se lo faremo attraverso il gettito Imu ben venga, se lo faremo attraverso altre forme di risorse è lo stesso. L’importante non è se il gatto è bianco o nero. L’importante è che prenda i topi”.

In queste ore, intanto, il governatore sta seguendo i lavori per l’allargamento della strada via monte che collegherà Portofino all’altra parte del golfo. I lavori proseguono anche col buio e sono gestiti dal Genio militare.

“L’importante -ha concluso Toti- è che non manchino le risorse per aggiustare le nostre strade, per ristrutturare i nostri porti e per proteggere i nostri territori con difese a mare, per ripristinare la viabilità nell’entroterra e sulla costa, per aiutare quelle imprese che hanno bisogno di denaro e hanno bisogno, come i balneari, anche di una legislazione particolare che gli permetta di poter investire sulla loro concessione, senza avere la spada di Damocle di una concessione all’asta come prevede la Bolkestein.

 

Giuseppe Orrù

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