27 dicembre 2018

Non c’è pace per la Fiera di Genova. Sul rilancio dell’area è guerra di ricorsi

27 dicembre 2018

Sull'area espositiva e diportistica della Foce pendono al momento due ricorsi al Tar

Non c’è pace per la Fiera di Genova. Sul rilancio dell’area è guerra di ricorsi

Sull'area espositiva e diportistica della Foce pendono al momento due ricorsi al Tar

3 minuti di lettura

Non c’è pace per la Fiera di Genova. Sull’area espositiva e diportistica della Foce, infatti, al momento pendono ben due ricorsi al Tar.

Il primo, per il quale è atteso un parere a febbraio, riguarda l’assegnazione della Nuova Darsena, la cui concessione è andata per il 60% al Cantiere navale Amico per 20 anni, mentre il restante 40% è stato assegnato alla società I Saloni Nautici (partecipata da Ucina Confindustria Nautica al 100%) ma per soli quattro anni. Una decisione, quella dell’Autorità portuale, che a Ucina non è piaciuta, tanto da presentare un ricorso contro la delibera di questa estate.

Al Tar sono poi ricorsi anche gli olandesi di Oudendal Group per l’assegnazione del progetto del Waterfront di Levante (Blu Print), segnalando gravi lacune ed errori di forma nel bando pubblico. Il Gruppo, infatti, è stato escluso dalla prima fase della manifestazione di interesse perchè l’idea presentata non sarebbe stata conforme al disciplinare di gara, anche se gli olandesi ritengono di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti, in particolare quelli economici.

Per contro è stata ammessa alla seconda fase solo una società francese, che sembrerebbe essere stata sottoposta ad una procedura “di salvaguardia” (simile ad una nostra procedura di concordato prefallimentare) da parte della giustizia francese.

Insomma, sembrano essere tramontate le speranze di una maggiore valorizzazione dei beni pubblici e di una migliore idea progettuale, in quanto la procedura di vendita, che doveva essere un’asta competitiva, verrebbe vanificata dall’ammissione di un solo partecipante e quest’ultimo sembrerebbe non poter neanche garantire la necessaria solidità economica.

Allo stato di fatto, quindi, ci sono serie possibilità di sospensioni e rinvio dei lavori in dei tempi al momento sconosciuti e ancora da definire. Tutto questo mentre il quartiere fieristico di Genova è in stato di abbandono ormai da anni.

L’augurio è che il sindaco Marco Bucci si attivi per la soluzione del problema, riuscendo a trovare un accordo tra gli interessati. Soltanto in questo modo la Fiera del Mare potrà tornare a essere di nuovo operativa, restituendo così l’area alla città e rendendo finalmente utilizzata a pieno regime una zona che unisce la Superba al mare. Inoltre, con un solo partecipante che passa alla seconda fase, tramontano le speranze di un maggior incasso per il Comune.

La tabella di marcia del progetto Blu Print, il cosiddetto Waterfront di Levante, prevedeva l’assegnazione del bando entro il 30 novembre. È ovvio, invece, che in questa situazione, in cui saranno i tribunali a doversi esprimere, i tempi si allungheranno notevolmente.

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1 commento

  1. Decio Lucano says:

    come previsto nella mia DL NEWS ormai da qualche anno, bravi come giornalisti a risollevare il problema senza fronzxoli o soggezioni nei riguardi di Amico e di Piano