Mareggiata, recuperato un peschereccio affondato a Santa Margherita. Slitta la rimozione del Suegno
Spettacolare operazione di recupero per il peschereccio Pinetto Giacomo, completamente affondato nel porto di Santa Margherita Ligure durante la mareggiata del 29 ottobre. A Rapallo le condizioni meteorologiche rallentano la rimozione dello yacht di Pier Silvio Berlusconi
Spettacolare operazione di recupero per il peschereccio Pinetto Giacomo, completamente affondato nel porto di Santa Margherita Ligure durante la mareggiata del 29 ottobre. A Rapallo le condizioni meteorologiche rallentano la rimozione dello yacht di Pier Silvio Berlusconi
La Pasqua è sempre più vicina e il Tigullio corre per mantenere la promessa e restituire a residenti e turisti la normalità entro il 21 aprile, quando i danni della mareggiata dello scorso 29 ottobre dovrebbero essere solo un ricordo. In tutte le località colpite dall’ondata di maltempo senza precedenti, si lavora infatti senza sosta per ripristinare le passeggiate a mare, i moli, le dighe e i fondali.
Nel porto di Santa Margherita Ligure, intanto, sono terminate le complesse operazioni di recupero del peschereccio Pinetto Giacomo. Le operazioni, di cui sino sono occupati i tecnici, sono state costantemente monitorate dalla Guardia Costiera di Santa Margherita Ligure. Il relitto, che era interamente sott’acqua, è stato issato a bordo di una chiatta, che lo trasporterà a terra.
A Rapallo, invece, continua a slittare il recupero del Suegno, l’ex yacht di Pier Silvio Berlusconi che dal 29 ottobre giace al centro del porto Carlo Riva. A fine febbraio lo yacht è stato raddrizzato e la rimozione sembrava questione di pochi giorni. Ma le condizioni meteorologiche dei giorni scorsi hanno costretto i tecnici a rimandare il tutto. Tra venti di burrasca, allerte del centro meteo della Protezione Civile e mare mosso, le operazioni non sono potute andare avanti.
I tecnici, infatti, hanno bisogno di almeno 48 ore di condizioni meteomarine ottimali per consentire ai due pontoni che dovranno intervenire al centro del porto Carlo Riva, di issare su una chiatta il Suegno, senza che si spezzi in più parti e trasportarlo in sicurezza fino a Genova. Intervento da realizzare su un fondale che, per quanto sia stato livellato a 3 metri intorno al relitto (il Suegno pesca 2,5 metri), risente ancora degli effetti della mareggiata ed è molto irregolare.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Daily Nautica, meteo, Pesca