Ricorso per il Waterfront genovese di Levante: gli olandesi vanno spediti al merito
Gli olandesi in udienza rinunciano alla sospensiva per andare subito in giudizio. Sospiro di sollievo a Palazzo Tursi, che può proseguire l'iter per la realizzazione del progetto. Ma il 20 marzo ci sarà la sentenza del TAR, a meno di un possibile accordo che si potrebbe raggiungere con intervento del sindaco
Gli olandesi in udienza rinunciano alla sospensiva per andare subito in giudizio. Sospiro di sollievo a Palazzo Tursi, che può proseguire l'iter per la realizzazione del progetto. Ma il 20 marzo ci sarà la sentenza del TAR, a meno di un possibile accordo che si potrebbe raggiungere con intervento del sindaco
Primo colpo di scena a Genova nella vicenda giudiziaria che riguarda il Waterfront di Levante. Dopo aver presentato un ricorso al Tar, gli olandesi di Oudendal Group hanno rinunciato alla sospensiva per ottenere una pronuncia veloce definitiva di merito da parte del TAR.
Alla prima udienza davanti al tribunale amministrativo, infatti, i legali della multinazionale olandese hanno rinunciato provvisoriamente ad uno degli effetti più immediati del ricorso, ovvero quello di sospendere qualsiasi tipo di contratto o appalto, per poter ottenere invece una pronuncia veloce e definitiva sul merito.
Il Comune di Genova e Spim, quindi, hanno ancora un po’ di tempo per discutere con la società francese EM2C, l’unica autorizzata a passare alla fase 2 per la realizzazione del Waterfront di Levante, così come lo aveva immaginato l’archistar Renzo Piano.
A Palazzo Tursi speravano di chiudere il contratto già entro la fine del 2018 ma il ricorso al Tar ha costretto a dilatare i tempi e la rinuncia alla sospensiva da parte dei ricorrenti non significa comunque che si possa andare avanti a cuor leggero. Gli olandesi di Oudendal Group, in sede di ricorso, hanno denunciato gravi lacune ed errori di forma nel bando pubblico e nell’assegnazione al gruppo francese.
Il Gruppo è stato escluso dalla prima fase della manifestazione di interesse perché l’idea presentata non sarebbe stata conforme al disciplinare di gara, anche se gli olandesi ritengono di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti, compresa una grande solidità economica, rimarcando che il bando era semplicemente una manifestazione di interesse, con presentazione di un’idea di progetto.
Alla seconda fase della gara è stata ammessa solo la francese EM2C, che pare essere stata sottoposta ad una procedura “di salvaguardia” (simile ad una nostra procedura di concordato prefallimentare) da parte della giustizia francese.
Nel loro ricorso, gli olandesi sostengono che così facendo non si possano valorizzare né i beni pubblici né l’idea progettuale, in quanto quella che doveva essere un’asta competitiva, una vera e propria gara, è stata vanificata dall’ammissione di un solo partecipante che, a detta dei ricorrenti, non può neanche garantire la solidità economica necessaria ad un intervento simile.
Qualora non si raggiungesse un accordo, il 20 marzo il Tar si esprimerà sul merito del ricorso di Oudendal Group. Intanto l’iter amministrativo potrebbe proseguire, dopo la rinuncia alla sospensiva, con più di qualche incognita. Con tutti i problemi che sembrano emergere come segnalato nel ricorso, la EM2C vorrà e potrà proseguire?
Argomenti: Daily Nautica, Genova
Il 20 marzo il TAR si pronuncia sulla questione Waterfront, il 27 marzo si deve pronunciare sulle concessioni della Nuova Darsena, praticamente attaccata all’area Waterfront.
Quanti ricorsi al TAR…e quanta confusione su questo pezzo di Genova…