Quattro mesi sott’acqua: il tedesco Rudiger Koch stabilisce il primato mondiale
L’ingegnere aerospaziale ha vissuto per 120 giorni in una capsula immersa nel mar dei Caraibi
L’ingegnere aerospaziale ha vissuto per 120 giorni in una capsula immersa nel mar dei Caraibi
Centoventi giorni sotto il livello del mare, dentro una capsula sommersa, con una brandina, un water, un computer collegato ad internet ed una copia del capolavoro di Giulio Verne, “20mila lega sotto i mari”, nel comodino a dargli conforto e coraggio. Centoventi giorni in cui l’azzurro del cielo è stato sostituito dal blu delle profondità marine. Alla fine, Rudiger Koch, ingegnere aerospaziale tedesco di 59 anni con una grande passione per il mare, ha confessato che si è pure divertito, in questa sua avventura.
“Il momento più bello – ha scritto sul suo profilo X – è quando le acque la luce solare si attenua e il mare sempre risplendere di una luminosità propria. È una sensazione impossibile da descrivere, bisogna sperimentarla di persona”.
La capsula, ampia una trentina di metri quadrati, in cui l’ingegnere ha vissuto per quattro mesi, è situata nel mar dei Caraibi al largo di Puerto Lindo, nella costa settentrionale di Panama, ad una profondità di 11 metri. Una stretta scala a chiocciola la collegava alla superficie e per questa via Koch riceveva rifornimenti alimentare e, occasionalmente, anche la visita di un medico col compito di monitorare la sua salute. L’elettricità era fornita da dei pannelli solari esposti in superficie.
Sabato 25 gennaio, alla fine della prova, l’uomo è uscito in superficie tra gli applausi dei collaboratori e del pubblico con una bottiglia di champagne in una mano e un sigaro caraibico nell’altra, e dopo aver brindato e fumato, si è gettato in acqua ancora vestito. “Finalmente potrò tornare a farmi una doccia”, ha dichiarato risalendo a terra. Nella capsula infatti ci stava solo un lavandino.
Una giuria messa a disposizione dal Guinness World Records ha certificato il nuovo record mondiale per il periodo più lungo trascorso sott’acqua da un essere umano senza depressurizzazione. Record precedentemente detenuto dall’americano Joseph Dituri, che aveva vissuto in una simile capsula immersa al largo della Florida per “soli” 100 giorni.
L’impresa dell’ ingegnere Rudiger Koch non ha solo una valenza sportiva. Il suo soggiorno è la dimostrazione scientifica che il mare è un ambiente vitale per l’uomo. I rilievi eseguiti dal medico, hanno dimostrato che vivere sott’acqua migliora il colesterolo, regola la pressione e combatte le infiammazioni. “Dobbiamo cambiare – ha dichiarato Kock al giornalista di CBS News – il modo in cui guardiamo al futuro dell’umanità. La vita sott’acqua potrebbe essere un’alternativa valida”.
Immegine di copertina tratta da News18
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